Imola tenta il sorpasso al governo L’obiettivo è aprire per 7 mila tifosi

Dopo il Dpcm si va verso il Gran premio a porte chiuse: ma Comune e Regione sperano in una deroga

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di Enrico Agnessi

Il governo vuole le porte chiuse, Comune e Regione spingono per fare entrare poco meno di 7mila spettatori al sabato (prove libere e qualifiche) e altrettanti alla domenica (gara). Si decide in queste ore le modalità con le quali, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, saluterà il ritorno della Formula 1 in Emilia-Romagna a distanza di 14 anni dall’ultimo Gran premio di San Marino vinto da Michael Schumacher.

Nelle scorse settimane, gli organizzatori avevano messo a punto un protocollo rigidissimo (ingressi dedicati, tribune ‘a petalo’ e biglietti nominali) che sembrava destinato a consentire, grazie a una deroga concessa dalla Regione, l’accesso di oltre 13mila spettatori, distanziati e quindi in piena sicurezza, all’interno di un circuito abituato a ospitarne oltre 150mila nell’epoca d’oro del Circus.

La prevendita dei biglietti è partita ma, con il crescente timore dei contagi, di posti liberi ne sono rimasti ancora in abbondanza; soprattutto per la gara di domenica. Da qui, complice anche il Dpcm del premier Giuseppe Conte, che nei giorni scorsi ha escluso la presenza del pubblico alle manifestazioni sportive, la controproposta del Comune di Imola e della Regione Emilia-Romagna.

"Il Dpcm non sembra lasciarci grossi spiragli – ragiona il sindaco Marco Panieri – in realtà dietro c’è un lavoro enorme: parcheggi riservati alle varie tribune, servizi di ristorazione e igienici dedicati, accessi contingentati, misurazione della temperatura. E questo ci mette nelle condizioni di tracciare, fino ai successivi 15 giorni, tutti i partecipanti all’evento. Siamo consapevoli di quello che si chiede al Paese e al nostro territorio, ma speriamo che venga accolta una riduzione del pubblico al 50%. Oggi il rapporto deve essere tra Regione e Stato. Per quanto ci riguarda, siamo pronti a fare atti ristrettitivi, in collaborazione con le forze dell’ordine, per la parte esterna al circuito in modo da evitare assembramenti".

Anche Formula Imola, società al 100% pubblica che gestisce l’Autodromo, spinge sull’acceleratore: "Speriamo che le istituzioni riconoscano l’opportunità di sperimentare una modalità innovativa di gestione delle tribune all’aperto con il distanziamento sociale assicurato per consentire il proseguimento di attività economiche altrimenti destinate all’estinzione, soprattutto nell’ottica di garantire un futuro a tali strutture e alle migliaia di operatori del settore".

In caso di manifestazione a porte chiuse, resterebbe da sciogliere il nodo (non banale) delle migliaia di biglietti già venduti. "Qualora il Governo e la Regione Emilia-Romagna optassero per una inequivocabile conferma della misura più restrittiva – mandano a dire Formula Imola in relazione al nuovo Dpcm –, si converrà con gli acquirenti dei biglietti della manifestazione una modalità di rimborso adeguata".