di Leo Turrini
Certo, certissimo. Anzi, probabile. Insomma, Carletto Leclerc ha inaugurato il week end canadese senza montare una nuova versione del turbo. Per ora, quindi, l’idolo dei ferraristi non è esposto al rischio di una penalizzazione di dieci posizioni sulla griglia di partenza. Ma c’è ancora tempo per prendere una decisione definitiva: lo stesso Leclerc ha ammesso che i vertici della Scuderia stanno valutando l’ipotesi.
Per quanto riguarda le cause del crack di Baku, dopo aver esaminato a Maranello la power unit “incriminata” la Ferrari ha fatto sapere di non escludere che la rottura sia una conseguenza di quanto era già accaduto a Barcellona.
Una frase che vuol dire tutto e il contrario di tutto. Speriamo bene.
La pole. La griglia del Gran Premio del Canada, eventuali penalità a parte, sarà determinata dalle qualifiche di stasera, in programma tra le 22 e le 23 (ora italiana). Ieri nella prima sessione di prove libere il più veloce era stato Max Verstappen, con Sainz secondo e Leclerc quinto.
Il meteo è incerto, potrebbe anche piovere sul circuito che porta il glorioso nome di Gilles Villeneuve.
Canguri. Intanto non si placano le polemiche sulla decisione della Fia di intervenire da subito per ridurre i sobbalzi delle monoposto. In Canada dovrebbe essere semplicemente attivato un monitoraggio, installando sensori nell’abitacolo dei piloti. Poi si vedrà.
I piloti sull’argomento si sono divisi. Ovviamente favorevole Hamilton, che si era lamentato tantissimo per i rischi di salute dovuti al “porpoising“ in questa stagione di vetture rivoluzionate. Contrario Verstappen ("Ci sono squadre che hanno lavorato meglio e altre che hanno lavorato peggio"). Distinti e distanti anche i team.