Il tramonto di Leo e CR7

Doriano Rabotti

Il tramonto degli dèi mette un po’ di tristezza. Parliamo di campioni fantastici, per carità. Magari ci smentiranno tra tre mesi in Qatar. Ma è sempre più forte la sensazione che un’epoca si stia chiudendo, quella dei due fenomeni che hanno monopolizzato il calcio mondiale negli ultimi vent’anni. Comunque la pensiate sulla credibilità di un premio come il Pallone d’oro, vedere che dopo 17 anni nella lista dei candidati al riconoscimento individuale più famoso non c’è Leo Messi ha fatto impressione, qualche settimana fa.

E comunque la pensiate su Cristiano Ronaldo, è abbastanza significativo anche il travaglio che CR7 sta vivendo in queste settimane. Un anno fa lasciò la Juventus in extremis per tornare allo United, e alla fine le cose andarono male per tutti e tre: per la Signora, per il portoghese e per quella che oggi è la seconda squadra di Manchester. Un anno dopo, Ronaldo fa panchina nel suo club e a quanto pare, dalle voci che trapelano dagli esperti di mercato, il suo agente Jorge Mendes lo sta offrendo senza grandi risultati a mezzo mondo. L’ultima suggestione sembra più fanta che scientifica: il procuratore starebbe provando a portare CR7 al Napoli, ma per riuscirci deve fare in modo che Osimhen sia acquistato a un prezzo oggi fuori mercato, 100 milioni di euro. Il tutto per permettere a Ronaldo di continuare a fare la Champions. Ma se anche Mendes fa fatica, vuol dire che sta proprio cambiando tutto...