Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Tour torna a casa Subito aria di Roubaix

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"Finora le cose per me non sono andate benissimo, ma non sono qui per vincere il Tour: i miei obiettivi restano chiari", dice Damiano Caruso, il più indicato degli italiani per una classifica che già allinea in prima fila tutti i migliori. Dopo i tre giorni d’apertura in Danimarca, accompagnati da un pubblico persino esagerato, la corsa gialla sbarca finalmente in Francia e si prepara al primo esame vero: domani, dopo la tappa di oggi nell’entroterra fra Dunkerque e Calais, c’è una frazione di 150 chilometri che da metà in poi propone undici tratti in pavé della Parigi-Roubaix.

Tappa che Van Aert (nella foto) affronterà in maglia gialla, sperando di centrare finalmente quel successo sfiorato in tutte e tre le giornate danesi, tappa che facilmente finirà per segnare la classifica: otto anni fa, nel Tour di Nibali, furono proprio le pietre del Nord francese a far da spartiacque, spedendo fuori dai giochi o addirittura a casa qualche favorito. La pensa così pure l’uomo da battere, il due volte vincitore Tadej Pogacar, che ha provato questo percorso in primavera sotto la pioggia: quello di domani è un test importante anche per lo sloveno, che a sentire Miguel Indurain, impegnato nello scorso weekend alla Maratona delle Dolomiti, può fare addirittura meglio di lui, arrivando a vincere sei Tour consecutivi.

Classifica dopo tre tappe: 1) Wout Van Aert (Bel, Jumbo) in 9h 01’17’’, 2) Lampaert (Bel) a 7’’, 3) Pogacar (Slo) a 14’’, 4) Pedersen (Dan) a 18’’, 5) Van der Poel (Ola) a 20’’, 6) Vingegaard (Dan) a 22’’, 7) Roglic (Slo) a 23’’, 8) A. Yates (Gbr) a 30’’, 14) Cattaneo a 37’’, 93) Caruso a 1’41’’.

a.cos.