di Leo Turrini
"Stiamo lavorando per voi": il vecchio slogan che …accompagnava le code in autostrada si adatta benissimo alla Ferrari.
Ieri, nelle prove libere di Gedda, gli ingegneri di Maranello hanno sperimentato diverse novità. I cronometri non hanno premiato Leclerc e Sainz (nono e decimo nella classifica di giornata…) ma di sicuro le Rosse non hanno cercato la prestazione.
Oggi le prospettive dovrebbero cambiare.
La pista. Il tracciato saudita è velocissimo nonché pericolosissimo. Le macchine sfrecciano accanto alle barriere, non esistono vie di fuga.
La Ferrari, per le caratteristiche della monoposto, ha qualche carta da giocare, almeno sul giro secco. Rimane ovviamente da verificare il rapporto tra macchina e gomme sul passo gara. Eterno problema cui a Maranello da anni e anni non riescono a trovare soluzione…
Meno dieci. Per non farci mancare nulla, sarà qui ricordato che Leclerc perderà dieci posizioni sulla griglia di partenza, causa flop delle centraline in Bahrain. Per precauzione, la Ferrari ha sostituito la power unit sia sulla vettura di Carletto che su quella di Sainz (ma per lo spagnolo, fortunatamente, non ci sono gli estremi per una penalizzazione).
Il leader. Chi proprio non pare conoscere difficoltà è Max Verstappen. Smaltito il virus intestinale, l’olandese ha dominato entrambe le sessioni di test. La Red Bull tiene la strada in modo perfetto. La macchina meno lontana dai Bibitari è la Aston Martin dell’intramontabile Fernando Alonso. Ma, detta come va detta, soltanto clamorose sorprese potrebbero negare a Max il secondo successo stagionale.
L’addio. Intanto un episodio in apparenza marginale è destinato a rafforzare i dubbi sul futuro di Lewis Hamilton. Dopo sette anni di strettissima collaborazione, la fisioterapista neozelandese Angela Cullen ha lasciato il sette volte iridato, che l’ha salutata con un messaggio affettuoso sui social. Che il fuoriclasse britannico, deluso dalla Mercedes, stia davvero preparando il ritiro?
In tv. La caccia alla pole scatta stasera alle 18. Diretta Sky.