Mercoledì 24 Aprile 2024

Il ritmo è Blues, troppo Chelsea per il Milan

Serata storta per il Diavolo: Fofana, Aubameyang e James spingono gli inglesi. Martedì il ritorno a San Siro. Salisburgo a sorpresa in vetta

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di Ilaria Checchi

Nella mitologica cornice dello Stamford Bridge il Milan viene travolto dall’ondata Blues: 3-0 il finale e Chelsea che lo raggiunge così in classifica a quota 4 punti. Per affrontare il primo round a Londra Pioli ha dovuto fare i conti con l’emergenza infortuni cambiando tre pedine rispetto alla trasferta a Empoli: spazio a Dest al posto di Calabria, Kalulu come vice Kjaer e Krunic sulla trequarti destra per colmare le assenze di Salemaekers e Messias. Il Diavolo ha sfoggiato solo nelle prime battute del match la giusta personalità, affidando le incursioni più pericolose a Leao, i Blues, invece, hanno impegnato Tatarusanu con Mount e l’ex Thiago Silva ma è stato Fofana, al terzo corner consecutivo ottenuto, a portare in vantaggio i suoi al 23’, sfruttando una mischia in area di rigore dove la retroguardia rossonera non è stata in grado di disinnescare il pericolo. Staticità e poca precisione sono state le pecche maggiori mostrate dal Diavolo dopo la rete subìta che ha invece portato il Chelsea ad aumentare il pressing: solo il fuorigioco ha negato la gioia del raddoppio a Mount, mentre Potter ha dovuto rinunciare per infortunio al suo marcatore affidandosi a Chalobah. Prima dell’intervallo un recupero strepitoso di Kalulu a chiudere su Sterling ha evitato il bis, mentre Il Milan ha sfiorato il pari dopo l’ennesima percussione di Leao, con il destro debole ma da posizione ravvicinata di De Ketelaere, sul quale Kepa si è esaltato, venendo poi graziato da una mira sbilenca di Krunic. La ripresa ha seguito lo stesso copione, con gli uomini di Pioli che hanno concesso troppo ai padroni di casa, bravi a sfruttare un Aubameyang lasciato libero da Tomori per siglare il 2-0 al 56’ e, poco dopo, per mettere il punto fermo con il tris di James su assist di Sterling.

Il Milan è stato totalmente in balìa dell’avversario sia a livello fisico che mentale, non riuscendo a invertire il senso di marcia del match: il tecnico si è affidato prima a Rebic e Gabbia per l’ennesimo rimandato De Ketelaere e Krunic (e passaggio alla difesa a tre), e poi al trittico di forze fresche Pobega-Diaz-Origi per Leao, Giroud e Bennacer. Stavolta la reazione attesa da Pioli non è arrivata e se il percorso in Europa non è ancora compromesso sarà fondamentale assorbire la batosta entro il big match di sabato con la Juventus.