Venerdì 19 Aprile 2024

Il riscatto di Ciccone: "Il giorno più bello"

L’eterna promessa si sblocca a Cogne: "E’ tutta per la mia famiglia, mi ha aiutato a superare le critiche". Carapaz cade, ma resta in rosa

Migration

di Angelo Costa

Domenica da sbadigli, ma qualcuno sfrutta l’occasione: la tanto temuta tappa di Cogne, con tre salite medie nel menu, per la nobiltà della classifica si trasforma in una tranquilla gita per valli. A regalare un brividino è proprio la maglia rosa Carapaz: in avvio di giornata, finisce in un prato insieme al solito Yates e a un quarto del gruppo, senza conseguenze. Per le emozioni vere, tutto rimandato a domani, dopo il giorno di riposo: la tappa dell’Aprica, con Mortirolo e Santa Cristina cari a Pantani, non permetterà sonni tranquilli.

Di una giornata così approfitta Giulio Ciccone, ragazzo di 27 anni che da tempo si porta addosso l’etichetta di promessa: è il suo terzo centro al Giro, a scadenza regolare dopo quelli del 2016 a Sestola e del 2019 a Ponte di Legno dopo aver scalato il Mortirolo, ma il salto di qualità che ci si aspetta da lui è nella classifica vera dei grandi giri. Si pensava fosse questo l’anno buono, ma domenica scorsa, sulle strade amiche del suo Abruzzo, è stato il primo a inabissarsi salendo il Blockhaus. Pressione, tensione, un paio di mesi complicati da covid e bronchite: qualunque sia stata la causa, addio classifica e Cicco di nuovo relegato al ruolo secondario di cacciatore di tappe.

In questa veste, Ciccone si ritrova subito: va all’attacco in numerosa compagnia a un centinaio di chilometri da Cogne (bravo anche il modenese Covili, alla fine sesto), con due di questi va ancora all’attacco, poi negli ultimi 18 chilometri si mette in proprio. Così può liberare la sua classica esultanza, gettando gli occhiali al pubblico, firmando anche il terzo successo del suo team nell’ultimo decennio al Giro prima di esplodere in un pianto liberatorio.

"E’ la vittoria più bella della mia carriera perché arriva in un momento difficile: ottenerla al Giro vale di più. La dedico alla mia famiglia: non era facile riconfermarsi, in più le aspettative crescono, nonostante i miei guai ho ricevuto critiche e mi sono aggrappato a chi mi vuol bene", racconta Ciccone. Da ieri anche un po’ CicCogne.

Ordine d’arrivo quindicesima tappa Rivarolo Canavese-Cogne di 177 km: 1) Giulio Ciccone (Trek) in 4h 37’41’’ (media 38,245), 2) Buitrago (Col) a 1’31’’, 3) Pedrero (Spa) a 2’19’’, 6) Covili a 5’08’’, 13) Carapaz (Ecu) a 7’48’’, 18) Nibali st.

Classifica: 1) Richard Carapaz (Ecu, Ineos) in 63h 06’ 57’’, 2) Hindley (Aus) a 7’’, 3) Almeida (Por) a 30’’, 4) Landa (Spa) a 59’’, 5) Pozzovivo a 1’01’’, 6) Bilbao (Spa) a 1’52, 7) Buchmann (Ger) a 1’58’’, 8) Nibali a 2’58’’, 9) Lopez (Spa) a 4’04’’, 10) Martin (Fra) a 8’02’’, 11) Valverde (Spa) a 9’06’’.