Sabato 20 Aprile 2024

Il Psg aspetta Skriniar: manca solo la data

A gennaio o a giugno, il passaggio dall’Inter alla corte di Messi è ormai scontato. Domani rischia la contestazione a San Siro

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di Mattia Todisco

A Parigi si comincia a discutere sul quando più che sul se. Milan Skriniar sembra avviato verso una nuova esperienza. Se non sarà a metà stagione, sarà al termine. Con tutto quel che ne consegue dal lato dell’Inter, i cui dirigenti speravano di poter trattenere quello che a tutti gli effetti è diventato il nuovo capitano dopo che Onana ha preso stabilmente il posto di Handanovic tra i pali. Nulla di tutto ciò, anche se Skriniar non ha detto un "no", ma un "vedremo". Ha rimandato a quando sarà più facile avere un quadro completo delle possibili offerte che gli pioveranno sul tavolo, cioè il termine del campionato, solo che ora è l’Inter a riflettere sulla situazione.

Tra perdere un giocatore a zero e incassare una cifra, seppure molto inferiore al valore dello slovacco, è sempre preferibile la seconda ipotesi. Con un bilancio come quello dei nerazzurri ogni euro conta. Va fatta una tara. Cedere Skriniar significherebbe essere più deboli come squadra, considerando anche che andrebbe preso un sostituto in fretta e furia entro la fine di questo mese. Marotta e Ausilio non vogliono incassare ora 15-20 milioni per poi scoprire che la società ne ha persi potenzialmente molti di più perché (hai visto mai) non ha centrato i primi quattro posti in classifica in A. Su questo verteranno le riflessioni, che andranno fatte in fretta, perché tempo ce n’è poco. In più, non è sicuro che il Paris Saint-Germain sia disposto a spendere per il cartellino quel che può ottenere gratuitamente a fine annata. Il contratto per Skriniar è pronto, sarà quello già proposto l’estate scorsa da 9 milioni netti a stagione. Una cifra a cui l’Inter non può arrivare e che ha ingolosito il giocatore, anche se non è l’unico aspetto messo in conto dallo slovacco. Ci sono anche ragioni tecniche, quando puoi andare a giocare con Messi, Mbappé e Neymar. E c’è quello "sgarbo" di un’estate fa che il centrale non ha dimenticato. È finito sul mercato suo malgrado e sa bene che se fosse arrivata l’offerta giusta per il club sarebbe già ora nella capitale francese.

Nel frattempo ci sarebbe da giocare, come accadrà domani sera. Avversaria l’Empoli, in un Meazza il cui umore nei confronti della squadra sarà ottimo (verrà portata davanti al pubblico la Supercoppa appena conquistata). Potrebbe invece cambiare il modo di rivolgersi a Skriniar, a cui la Nord ha chiesto tra cori e striscioni di restare. Ad oggi è una preghiera caduta nel vuoto. Contro i toscani potrebbero tornare in campo per uno scampolo di partita Lukaku. Difficile sia tra i titolari, visto che manca da qualche gara. Anche nella finale di Supercoppa si è preferito preservarlo, una volta che il distacco dal Milan era ormai ritenuto incolmabile. Al massimo Inzaghi potrebbe rilanciare come titolare Correa per far rifiatare uno tra Martinez e Dzeko. Per il resto la formazione rimarrà uguale o molto simile. Il tempo per riposarsi, mentalmente e fisicamente, c’è stato. Ora c’è solo da inseguire un filotto di risultati positivo. E sperare che il Napoli, prima o poi, freni la corsa. Ieri non l’ha fatto.