Mercoledì 24 Aprile 2024

Il primo errore del Principe

Leo Turrini

Inutile girarci attorno. Gran brutta botta! La Ferrari esce da Imola non ridimensionata, per carità. Ma delusa da un risultato che, alla fine, è decisamente troppo inferiore alle aspettative.

Lo dico subito. Anzi, lo scrivo. Ad aggravare il bilancio della Rossa ha provveduto l’erroraccio finale di Carletto. Uno svarione costato il podio, sia pure sul gradino più basso. E tanti punti preziosi per il sogno mondiale (minimo sette).

Intendiamoci. Leclerc è un campione. Ha già dato ripetute dimostrazioni del suo talento. E quello di ieri è il primo vero sbaglio del monegasco nella stagione.

Io so che Carletto ama la storia dell’automobilismo. Magari potrebbe approfondire i capitoli dedicati ad Alain Prost e a Niki Lauda.

Mi spiego. I Mondiali non si vincono soltanto con il piedone schiacciato sull’acceleratore. Serve la testa. Il Professore francese e il Mito austriaco hanno impartito lezioni straordinarie sull’argomento.

Detto questo, aggiunto che le persone intelligenti dagli errori apprendono e Leclerc è un giovane uomo molto intelligente, non va ricondotto esclusivamente all’autogol del driver l’esito infelice di una domenica che tutti sognavamo diversa.

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