E’ la rivalità più accesa e storica del calcio argentino, quella fra Boca Juniors e River Plate, le squadre simbolo di Buenos Aires. Ma il primo club (gli ’Xeneizes’, i Genovesi, vista l’origine dei fondatori) ha vinto il suo 35esimo titolo nazionale grazie alla lealtà dei grandi avversari, i ‘Millionarios’ (società di origine più ricca), che l’altra sera hanno vinto in trasferta 2-1 con il Racing – l’altra squadra in lotta per il campionato – senza fare calcoli e puntando solo al bottino pieno. La Bombonera, lo stadio-fortino del Boca, ha inneggiato allora agli storici ’nemici’ intonando un grande "grazie" collettivo che era del tutto inimmaginabile vista l’incompatibilità di cuore tra questi due schieramenti calcistici. Ma il pallone riesce anche a fare questo. Nella più incredibile delle giornate, quella dell’improvviso fair play, il River l’ha spuntata solo al 95’ con il Racing, e dopo che il proprio portiere, Armani, al 90’ aveva parato un rigore che sarebbe valso il titolo per la squadra di Avellaneda. Non è stato così. La classifica finale dice Boca 52, Racing 50.
