Il mondo tifa Messi, la Croazia contro tutti

Non solo Adani: la genialità della Pulce entusiasma chiunque. Ma Modric-Brozovic-Kovacic non li ha nessuno e Perisic è un fuoriclasse

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di Leo Turrini

È lì. È dietro l’angolo. La vede, quella benedetta e maledetta Coppa che da anni e anni vive come una ossessione. Perché nessuno ha dubbi, Leo Messi è uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Viene accostato, non da oggi!, a Pelé e Maradona, divinità pagane della pedata. Solo che…

Solo che, al culmine di ogni filosofica disquisizione sui meriti storici del personaggio, beh, alla fine salta sempre su qualcuno ad obiettare: eh, però il Mondiale non l’ha mai vinto. E tu hai voglia di spiegare che allora nemmeno Cruyff, che con l’Olanda cambiò per sempre il modo stesso di intendere il football, nemmeno Cruyff, dicevo, alzò mai la Coppa: non importa, fanno fede l’albo d’oro, il curriculum, la bacheca.

Amen, amico lettore. Tutta questa arzigogolata elucubrazione vale per giustificare una verità di fatto: stasera si gioca Argentina-Croazia e, al netto degli odiatori citrulli sul web e ovviamente dei giustificatissimi cittadini croati, ecco, si tifa per Messi, per il suo estro, persino per le sue innocenti manie.

Leo è il calcio non perché così strilla il caro Lele Adani in tv. Leo è il calcio perché continua a giocare a pallone con l’istinto del bambino che fu. Nulla ha perso della sua infantile devozione alla sfera che rotola. E si vede, si sente, la gente comune se ne accorge.

Una volta stavo a Barcellona per lavoro e capitai al Camp Nou, il palcoscenico blaugrana. Un custode mi disse che in allenamento Messi aveva vinto il 92 per cento delle partitelle tra colleghi. Aggiunse che quando ne perdeva una, di partitelle, tornava a casa senza salutare nessuno.

Puoi non amare un tipo così? Eppure, ciò premesso stasera sarà durissima. Per la semplice ragione che l’Argentina irresistibile non è, è stata rimontata dall’Olanda e già con l’Australia aveva rischiato i supplementari. Inoltre, la Croazia è una brutta bestia.

Tre come Modric, Brozovic e Kovacic in mezzo non li ha nessuno. E Perisic è un fuoriclasse assoluto. I vice campioni del mondo difendono alla grande e non conoscono il significato della parola resa, come il Brasile ha malinconicamente imparato.

Poi, certo, di cinque partite i croati ne hanno vinta soltanto una, contro il fanalino Canada. Il calcio è meraviglioso perché è pazzo, ma di solito il Dio del pallone le follie le corregge.

In Argentina dicono che Messi è il Dio della pelota. Ci siamo capiti, no? Buon divertimento.