Il Milan tra gli ostacoli del cuore C’è Rino sulla strada per l’Europa

A Napoli Pioli cerca il sorpasso su Gattuso e punta ancora su Ibra-Rebic trascinatori del mini-ciclo vincente.

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di Giulio Mola

Non si accontenta il Milan, vuole continuare a stupire e a scalare la classifica. Perché il settimo posto non può bastare ad un club che ha la vittoria nel suo dna, che vede nel traguardo europeo l’obiettivo minimo stagionale. E allora, con spensieratezza e un pizzico di follia i rossoneri sono pronti a spingere sull’acceleratore e a mettere la freccia di sorpasso nella notte del San Paolo. Perché il Milan si è riscoperto grande contro le grandi. E in crescita continua: due gol alla Roma, tre alla Lazio, quattro ai campioni d’Italia della Juventus con l’unica frenata a Ferrara. Certo, il Napoli dell’ex (senza rancori) Rino Gattuso non è l’avversario più morbido che potesse capitare, anzi; ma il Milan, questo Milan della fase 3 sembra una squadra vera, matura e ben consapevole dei propri mezzi.

Battere e superare il Napoli in classifica a chiusura di un ciclo terribile di partite, non cambierebbe le strategie societarie, orientate all’ennesima rivoluzione a fine stagione. Ma sarebbe un giusto riconoscimento per l’impeccabile lavoro svolto da Stefano Pioli, allenatore da mesi con la valigia in mano ma che sul campo, coi risultati, avrebbe di certo meritato la conferma. "Non penso alle scelte del club, a quel che ha già deciso o se dovrà ancora farlo, mi interessa solo spingere fino al 2 agosto, perché non saremmo certo contenti di chiudere settimi", chiarisce subito l’allenatore. Il quale ancora una volta, con garbo, glissa su eventuali future scelte della Proprietà, e preferisce parlare dell’attualità. "Inutile guardarsi indietro. Non abbiamo avuto continuità, anche perché abbiamo lavorato poco insieme, non dall’inizio. Ma ora stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato a ottobre", dice con una punta d’orgoglio il tecnico, sull’onda dell’entusiasmo che resta altissimo dopo aver battuto le prime due della classe.

Ma la stagione non è ancora finita e si può sempre migliorare: "Prima del Covid eravamo settimi e lo siamo ancora. Sembra che abbiamo lavorato bene solo nel lockdown ma non è così. Adesso però dobbiamo far di tutto per restare soddisfatti fino alla fine, noi e il club".

Il Napoli rigenerato dalla gestione Gattuso è un altro esame di maturità per capire l’effettivo valore della squadra dopo gli ultimi exploites: "Affrontiamo una gara difficilissima, il Napoli è una grande squadra, con un tecnico che ha dato la giusta mentalità". Quello che ha fatto Pioli a Milanello, valorizzando il materiale a disposizione. "Bennacer e Kessie stanno facendo prestazioni di ottimo livello. Leao ha talento e sono contento delle sue prestazioni. Sta entrando bene, deve coltivare le sue qualità e si toglierà delle soddisfazioni". Oltre ai punti in classifica, il Milan ha aumentato la sua potenzialità offensiva (oggi rientra dal primo minuto Calhanoglu al posto di Paquetà). Quindici gol dalla ripresa del campionato: "Non mancavano le occasioni create, ma la capacità di concretizzarle. Finalmente siamo stati più precisi e determinati. Ma guardarsi indietro è inutile, per costruire un modello di gioco serve tempo". Avviso ai naviganti ben preciso, chiaro no?