Giovedì 25 Aprile 2024

Il Milan torna a fare la voce grossa in Europa

Giroud, Saelemaekers e Pobega stendono la Dinamo Zagabria (che aveva superato il Chelsea) portandosi al comando del girone

di Giulio Mola

MILANO

Nove anni dopo il Milan torna a vincere una gara di Champions League a San Siro: era il 18 settembre del 2013 quando i rossoneri piegarono il Celtic con un perentorio 2-0 (autorete di Izaguirre e gol di Muntari) ma il 3-1 rifilato ieri sera alla Dinamo Zagabria è risultato ancor più netto e se possibile più importante, perché non solo rompe un lunghissimo periodo di buio ma regala agli uomini di Stefano Pioli il primo posto nel girone alla vigilia della doppia sfida col Chelsea, dopo la soste per gli impegni delle nazionali.

Certo, non era una gara decisiva quella contro gli scorbutici e organizzatissimi croati spinti dai suoi quattromila caldissimi tifosi, ma una partita molto delicata soprattutto dal punto di vista emotivo: perché senza i tre punti i rossoneri avrebbero dovuto ancora una volta rincorrere le avversarie, mentre il successo dà una botta di autostima ad un gruppo che voleva fare il salto di qualità dopo il punticino opaco in Austria. Fase difensiva con minime distrazioni, brillanti ripartenze “corte” e la giusta mentalità (che vuol dire pazienza, coraggio, saper soffrire): il Milan ha messo in campo le qualità migliori per piegare la resistenza di un avversario rimesso in partita al 10’ del secondo tempo dal talento della sua coppia d’attacco Petkovic-Orisic, vero, ma anche da una della rarissime disattenzioni della coppia Kalulu-Tomori.

Pioli aveva studiato bene l’avversario (primo in Croazia e capace di battere il Chelsea all’esordio), sapeva che la fase difensiva della Dinamo sarebbe stata dura da scardinare (soprattutto sulle fasce, ben presidiate all’inizio), per questo ha chiesto ai suoi di avere pazienza nella circolazione del pallone. Poi le occasioni sono arrivate comunque, nonostante l’avvio sbiadito di Leao e l’imprecisa mira nelle conclusioni da fuori.

Ma a furia di riprovarci sono arrivati anche i gol. A cominciare da quello realizzato da Giroud su rigore nel finale del primo tempo; e poi il raddoppio ad inizio ripresa di Saelemaekers (secondo acuto in Champions su pennellata di Leao) fino alla rete di Pobega, lavoratori e faticatori più che realizzatori questi ultimi. Un successo meritato di fronte a una Dinamo che aveva colpito con il solito Orsic, senza però reggere un’onda d’urto rossonera, con il Milan pericolosissimo in tutte le ripartenze. "Vittoria semplice? Sì e no - dice il “senatore” Giroud -. Sul 2-1 non eravamo sereni, ma volevamo vincere questa partita con il nostro modo di giocare. Però è vero che potremmo segnare di più e avere più precisione nell’ultimo passaggio". Poi la chiosa finale: "Provare a sognare? La Champions è la competizione più bella di tutte. Vogliamo fare bene e superare i gironi. Siamo alla seconda partita, abbiamo quattro punti. Stiamo facendo bene e siamo sereni. Ma ora ci vuole calma e fiducia". E soprattutto, la testa va subito al Napoli.