Mercoledì 24 Aprile 2024

Il medico: "Nessuna paura, scenario già previsto"

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"Nessuna paura. Nelle scorse settimane abbiamo messo a punto un protocollo specifico proprio per affrontare uno scenario del genere. Dunque siamo preparati". Così Gianni Nanni, responsabile sanitario di quel Bologna che ieri ha appreso la notizia della positività al Covid-19 del membro del gruppo squadra del Parma praticamente in tempo reale, nel primo pomeriggio, poco prima che i rossoblù a Casteldebole affrontassero la rifinitura in vista del derby. Da maggio lo stesso Nanni siede, in rappresentanza della Lega di serie A, nella Commissione medico-scientifica della Figc, l’organismo che più si è battuto con il Comitato tecnico-scientifico del governo per alleggerire la quarantena, che inizialmente, di fronte a un caso di positività, prevedeva che per due settimane tutti i calciatori fossero isolati e non potessero disputare le partite: in pratica una spada di Damocle continua sul campionato, col serio rischio di una sospensione definitiva dello stesso. Oggi lo scenario è diverso "e il protocollo Figc _ osserva Nanni _ disciplina in modo preciso questa fattispecie". Il senso comunque è chiaro. "Per noi Bologna non cambia nulla" dice Nanni. Era già previsto che la squadra non trascorresse la notte della vigilia a Parma ma raggiungesse la città ducale stamattina viaggiando col doppio pullman. E così è stato. Ieri sera (ma anche questo era previsto) l’intero-gruppo squadra rossoblù si è sottoposto a un nuovo giro di tamponi, test che vengono effettuati in due giorni fissi della settimana, il martedì e il sabato, e che fin qui hanno sempre dato esito negativo. Oggi la comitiva rossoblù apprenderà nel primo pomeriggio in hotel gli esiti dei tamponi-lampo effettuati dal Parma e a quel punto si muoverà, sempre viaggiando sul doppio pullman (come impongono le regole del distanziamento), in direzione del Tardini. Sinisa Mihajlovic, che dopo l’espulsione col Sassuolo deve scontare un turno di squalifica, seguirà la partita dalla tribuna munito di regolare mascherina. Cosa succederebbe se gli esiti dei tamponi in casa Parma oggi mettessero in luce nuove positività? La risposta è nel grembo di Giove. Il protocollo prevede solo che tutti i negativi ai tamponi possono accedere allo stadio e, nel caso di calciatori, scendere in campo. Ma in presenza di un potenziale focolaio chi si assumerebbe la responsabilità di giocare la partita, di fronte alla comprensibile paura degli stessi calciatori delle due squadre? E’ uno scenario che nessuno si augura di dover affrontare oggi al Tardini.

Massimo Vitali