Venerdì 19 Aprile 2024

Il Dream Team è tornato "Brave a fare squadra"

Oro a squadre per il fioretto femminile con Errigo, Volpi, Favaretto e Palumbo. E i ragazzi della spada si arrendono solo alla Francia: argento con futuro

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di Gianmario Bonzi

E oro fu! Sognato, sospirato, atteso, meritato. L’Italia della scherma, che comunque resta in testa al medagliere per numero di podi a una giornata dal termine dei Mondiali di Il Cairo 2022, si sblocca finalmente nella casellina dei trionfi e lo fa, non a caso, con le sue favolose fiorettiste, tornate a dominare le avversarie, nonostante il cambio generazionale in corso, dall’alto di una superiorità schiacciante per quantità e qualità. Cinque anni dopo il titolo di Lipsia 2017 ci pensano Martina Favaretto, 20enne di Noale, Francesca Palumbo, 28enne lucana, Arianna Errigo, il fenomeno ritrovato, 34enne di Muggiò, e Alice Volpi, 30enne senese, a rinverdire i fasti del Dream Team e soprattutto a ridare all’Italia della scherma quel primo gradino del podio che tra Mondiali e Olimpiadi mancava addirittura da Wuxi 2018.

Un cammino impeccabile quello delle ragazze di Cerioni (sopra, foto Bizzi), con leggera sofferenza solo in semifinale contro le giapponesi e una finale dominata 45-27 con il team USA. Impressionante Arianna Errigo, già argento individuale sia agli Europei che a Il Cairo: 15 stoccate messe contro le americane, 4 sole subite in tre assalti. Questa è la Tsunary che tutti conoscevano e che è tornata a essere autentica macchina da stoccate (grazie a un talento unico, in tutte le armi) già ammirata in passato. Per lei, 20esima medaglia iridata."Vincere è sempre bello – dice –. I momenti difficili li abbiamo superati a testa alta e siamo state bravissime tutte". Favaretto: "Le compagne mi hanno caricato al meglio, sono felicissima di stare in questo gruppo". Volpi: "Abbiamo lavorato tanto e i risultati si vedono, soprattutto a squadre". Gli spadisti (foto sotto) hanno realizzato un capolavoro, con una squadra rinnovata, i giovani Di Veroli e Vismara inseriti al volo e subito protagonisti. Battuta l’ostica Ucraina nei quarti, l’Italia ha compiuto il capolavoro di giornata superando 41-31 i campioni olimpici in carica giapponesi, per poi arrendersi, solo per 3 stoccate, ai fenomenali francesi (11 ori iridati in 17 edizioni dal 1999, mai nessuno come loro), 42-45, al termine di un assalto aperto, combattuto, equilibrato. Davvero complimenti a Davide, Federico, Gabriele Cimini e Andrea Santarelli, cui nulla può essere imputato per un argento che è un alloro vinto (15 anni dopo l’ultimo) e non un successo lasciato. La Francia conquista il medaglie, l’Italia proverà a rimpinguare il bottino oggi con fiorettisti (soprattutto) e sciabolatrici, che possono sorprendere.