Giovedì 18 Aprile 2024

Il Diavolo scongiura la beffa di famiglia

Maldini junior pareggia sotto gli occhi del padre Paolo, il Milan si salva con una prodezza del solito Giroud, che poi viene espulso

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MILAN

2

SPEZIA

1

Primo tempo: 1-0

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu, Kalulu, Gabbia, Tomori, Hernandez; Bennacer (1’ st Tonali), Krunic; Messias (27’ st Rebic), Diaz (27’ st De Ketelaere), Leao (46’ st Thiaw); Origi (27’ st Giroud). Allenatore: Pioli

SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Ampadu, Kiwior, Caldara; Amian (9’ st Reca), Ekdal (45’ st Strelec), Bourabia (23’ st Hristov), Agudelo (23’ st Ellertsson), Holm; Maldini (23’ st Verde), Nzola. Allenatore: Gotti.

Arbitro: Fabbri di Ravenna 6.

Reti: 21’ pt Hernandez; 14’ st Maldini, 44’ st Giroud.

Note: espulso al 44’ st Giroud per doppia ammonizione, ammoniti Bennacer, Messias, Ampadu, Ellertsson, Nzola, Giroud, Hernandez, Caldara, Tonali. Angoli: 6-3 per lo Spezia. Recupero: 4’; 7’.

di Ilaria Checchi

Il Diavolo doveva rispondere alla vittoria del Napoli, il 2-1 finale premia i rossoneri dopo un match teso dove la gestione mentale non è stata delle migliori. Il binomio arbitro-Spezia non ha rievocato bei ricordi, dopo l’errore di Serra nella scorsa stagione, e anche ieri sera il direttore di gara e il VAR sono stati protagonisti del match con decisioni discutibili, come la mancata espulsione di Theo Hernandez dopo uno spintone a Nzola. Pioli ha dato fiducia in attacco ad Origi (nuovamente poco incisivo) affidando le chiavi della trequarti a Brahim Diaz, protagonista di un’altra gara di quantità. Krunic ha ritrovato la titolarità arretrando in mediana accanto a Bennacer, ma da un suo errore in collaborazione con Messias è arrivato il momentaneo pari spezzino. Gotti ha dovuto rinunciare a Gyasi puntando sul grande ex di serata, Daniel Maldini, che trovato la gioia del gol proprio contro la storia della sua famiglia, il cui nome è legato a quello del Milan da generazioni: per lui tanta emozione e nessuna esultanza.

Nei primi giri d’orologio gli ospiti sono stati graziati dalla traversa di Krunic e da un Dragowski strepitoso sul destro di Tomori, sul colpo di testa di Diaz e sulla sassata di Messias: a infilare l’estremo difensore ci ha pensato però Theo Hernandez (tiro al volo su gran palla di Bennacer) la cui posizione sul filo del fuorigioco ha impegnato il VAR per oltre 300 secondi e dopo il lungo check Fabbri ha convalidato l’1-0. I padroni di casa si sono però adagiati eccessivamente sul vantaggio mentre i bianconeri si sono affacciati dalle parti di Tatarusanu con Caldara: l’amnesia di Kalulu ha preceduto l’uscita a vuoto del portiere rumeno, salvato solo da uno Nzola ancora più sconclusionato, ma i rossoneri sono rientrati negli spogliatoi sbattendo contro il muro di Ampadu e la sfortuna, vista la traversa scheggiata da Leao. Diavolo colpito al 60’ dal destro a giro del figlio di Paolo, ma poteva cambiare lo score cinque minuti dopo, considerato il gol annullato al numero 8 per fallo di Tomori su Nzola a inizio azione. Gli ingressi di De Ketelaere (altro gol divorato), Rebic e Giroud hanno invertito il trend di un finale di gara concitato: lo spintone di Theo a Nzola costa solo un giallo al terzino, diffidato, che salterà Cremona mentre quello sventolato a Giroud si è trasformato in rosso dopo che l’attaccante, esultando per il gol vittoria su assist di Tonali, si è levato la maglia.