Venerdì 19 Aprile 2024

Il Diavolo prova a far passare la nottata

Dopo l’eliminazione contro il Torino, i giocatori hanno dormito a Milanello: un mini-ritiro per cercare il rilancio contro il Lecce

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di Ilaria Checchi

Qualcosa si è rotto, ma se il modo per aggiustarlo esiste, il tempo per farlo è davvero poco: in casa Milan la doppia batosta arrivata nel giro di tre giorni tra campionato e Coppa Italia pesa come un macigno e se la parola "punizione" non esiste, vero è che Stefano Pioli ha voluto tenere unito il gruppo a poche ore dall’eliminazione da uno degli obiettivi stagionali. Dopo la brutta sconfitta con il PSV a fine 2022 il tecnico aveva cancellato il giorno libero concesso ai giocatori per il 31 dicembre, mettendo a calendario un allenamento extra e, dopo la debàcle contro i granata di Juric, i piani sono cambiati nuovamente: nessuno è tornato a casa da San Siro e la squadra ha trascorso la notte a Milanello per ritrovarsi al mattino a preparare la trasferta di domani pomeriggio a Lecce, un appuntamento che, mai come ora, non può ammettere fallimenti.

Il mini-ritiro terminato ieri dopo il pranzo obbligatorio riprenderà questa mattina con la rifinitura prima della sfida ai salentini, mentre nel pomeriggio il Diavolo partirà per la Puglia: lavoro sul campo ma, soprattutto, approfondite riflessioni su quello che non sta funzionando e che ha trovato l’apice in negativo mercoledì sera. Al momento, oltre a una condizione mentale sottotono, il peggior nemico del Diavolo resta il tempo: domani c’è il Lecce e mercoledì sera arriverà il derby di Supercoppa a Ryad, un trofeo che il Milan non vuole lasciarsi scappare per risollevarsi dopo la prima vera crisi post Scudetto.

Per Pioli la disamina è chiara: "Abbiamo pensato che la partita fosse diventata facile perdendo lucidità, giocando in modo frenetico e affrontando mentalmente male la superiorità numerica". Il tecnico parla di episodi e di risultati penalizzanti rispetto alle prestazioni offerte, ma alcuni dati sono evidenti: l’atteggiamento dei cosiddetti titolarissimi è stato al di sotto delle aspettative (Giroud e Leao incapaci di cambiare l’inerzia del match) con il solo Bennacer a salvarsi, mentre chi doveva sfruttare al massimo la chance ha deluso le attese, vedi De Ketelaere che, sfortuna a parte (il palo colpito), non ha convinto appieno eclissandosi con il passare dei minuti. Anche la difesa è finita sul banco degli imputati: che sia a quattro o a tre (scelta che non convince) la diga rossonera appare meno solida della passata stagione, con cali di attenzione ed errori evidenti di piazzamento (vedi i due gol presi dalla Roma). Gli alibi che sussistono, come l’assenza di Maignan e i tanti assenti di peso soprattutto a livello di esperienza come Ibra, Kjaer o Florenzi, non bastano più e Pioli lo sa bene: con un mercato chiuso, come confermato da Maldini, la speranza è che gli ultimi arrivati diano finalmente il proprio apporto permettendo così al Diavolo di fare risultato anche senza i "soliti noti".

L’imperativo, ora, è però solo uno: rimanere tutti uniti e ripartire subito, a partire dal match di domani.