Il derby dei mondi con vista sullo scudetto

La Juve cerca il definitivo rilancio, l’Inter non può staccarsi da Milan e Napoli: Allegri si affida a Dybala, nel mirino dei nerazzurri

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di Giulio Mola

Dal fallimento azzurro alla volata per lo scudetto passando per rinnovi mancati, spifferi di mercato e undici deferimenti per la vicenda plusvalenze. Nelle ultime due settimane il calcio italiano nulla si è fatto mancare, ma a riaccendere l’antica passione ci pensa il derby d’Italia, eterno scontro fra due mondi in contrapposizione che beffardamente il calendario ha deciso di piazzare nel momento in cui non è più concesso sbagliare. Siamo al crocevia fondamentale per la stagione di Juventus e Inter che fra poche ore si ritroveranno all’Allianz Stadium, senza sapere il risultato del Milan capolista (impegnato domani col Bologna) e quindi con l’obbligo di puntare diritto alla vittoria. Calcoli non sono ammessi.

Sarà Allegri contro Inzaghi, sarà Dybala (sì, nonostante tutto giocherà, lo ha confermato ieri il tecnico bianconero precisando che "su Paulo c’è unità d’intenti col club") contro il connazionale Lautaro Martinez, sarà Cuadrado contro Perisic e tanto altro ancora in uno stadio finalmente al 100% della capienza (ma senza gli ultras della Nord interista, assenti per protesta).

La Juventus, reduce da sedici risultati utili consecutivi, con una vittoria non solo sorpasserebbe i rivali (che però hanno una partita da recuperare) per la prima volta, ma tornerebbe in corsa per il titolo, nonostante i tentativi di Allegri di smorzare l’euforia della vigilia fra una battuta e l’altra: "Mi siete mancati, sono venti giorni che non ci vediamo - scherza il mister con i giornalisti -. L’Inter è una delle tre candidate per lo scudetto, a noi questa partita serve per continuare il percorso, consolidare il quarto posto e battere i campioni d’Italia. E visto che abbiamo pareggiato a Milano e poi perso in Supercoppa, magari stavolta tocca a noi". E ancora: "Se azzeccate la formazione stavolta significa che ve la dicono…" scherza Max, che ha diverse opzioni, dal 3-5-2 al tridente pesante con Dybala, Vlahovic e Morata.

In casa Inter si cerca di nascondere la tensione. I nerazzurri arrivano alla notte della verità con tante incognite considerato che i rivali in 9 turni hanno recuperato ben 10 punti. Però stasera Inzaghi avrà un Brozovic in più a centrocampo. "Marcelo è fondamentale, c’è mancato tanto. Non poteva esserci partita migliore per dare un segnale forte all’ambiente ma soprattutto a noi stessi - tranquillizza l’allenatore -. E noi dobbiamo metterci rabbia e carattere". Il lungo letargo invernale non sembra aver messo in dubbio le certezze del tecnico. "Sappiamo dove eravamo un mese e mezzo fa. Abbiamo perso punti, ma non siamo calati come prestazioni. Ogni squadra ha un momento no. Il nostro è coinciso con il derby perso e il doppio confronto col Liverpool. A inizio anno avrei messo la firma per essere a inizio aprile avendo vinto una Supercoppa, con gli ottavi di Champions dopo più di dieci anni e a giocarmi uno scudetto e il posto Champions, che è quel che mi è stato chiesto dal club. Le critiche? Vanno accettate e ho l’intelligenza per capire".

Formazioni. Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, de Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Zakaria, Locatelli, Bernardeschi; Dybala, Vlahovic.

Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries, Brozovic, Barella, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Dzeko.

Arbitro: Irrati di Pistoia.

Tv: 20,45 Dazn.