"Il Chelsea vuole Haaland, pronti 175 milioni"

Clamorosa indiscrezione sull’attaccante del Borussia. Per Locatelli la Signora può sacrificare Demiral

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di Mattia Todisco

Sono i campioni d’Europa, eppure potrebbero essere anche quelli che faranno il colpo più importante dell’estate europea. Il Chelsea sta provando, secondo quanto filtra dalla Germania, ad acquistare Erling Haaland. L’offerta al Borussia Dortmund sarebbe di 175 milioni di euro, grosso modo quanto potrebbe invece spendere il City per avere Harry Kane dal Tottenham.

"Fino a ieri ero stato un mese senza parlare con il mio agente – ha detto Haaland alla Bild –. Se valgo così tanto? Spero che sia un rumor e che nessuno paghi quei soldi per un solo giocatore".

Il club tedesco sta provando a resistere all’assalto. "Do per scontato che Haaland resterà – ha detto Matthias Sammer, vecchia conoscenza del calcio italiano e oggi dirigente dei gialloneri –. Però magari arriva un pazzo e mette sul tavolo 200 milioni di euro. Difficile spiegare ai nostri azionisti un rifiuto di quella somma".

Negli anni passati per Haaland si era parlato di un interesse da parte della Juventus, ma oggi il calcio italiano non sembra in grado di lottare su certe somme. I bianconeri si stanno "accontentando" di trattare con il Sassuolo per Manuel Locatelli, valutato 40 milioni di euro dopo aver disputato un buonissimo Europeo (vinto con l’Italia) e che la Signora proverà ad acquistare a 30, attraverso un pagamento rateizzato che non pesi su un singolo bilancio. I soldi per l’investimento potrebbero arrivare dalla cessione di Demiral, che piace proprio al Borussia Dortmund e all’Atalanta (il turco è valutato 30 milioni).

L’altro obiettivo è il rinnovo di Paulo Dybala, per il quale è atteso un colloquio con l’agente. L’ultima richiesta dell’attaccante, alcuni mesi fa, è stata di 15 milioni di euro annui. La Juventus non è sulla stessa lunghezza d’onda e il giocatore viene da una stagione difficile a livello fisico. Il club vorrebbe però evitare la beffa di un addio a parametro zero che, in caso di mancato prolungamento, avverrebbe il prossimo 30 giugno.