Ibra più Mandzukic valgono già mezzo titolo

Il tecnico pronto a lanciare Marione a gara iniziata. Con un punto è campione d’inverno. Intanto dal Chelsea un altro colpo: arriva Tomori

di Giulio Mola

Dall’Atalanta all’... Atalanta. Tredici mesi dopo la grande disfatta, riecco i bergamaschi sulla strada del Milan. Molto è cambiato nel frattempo. Da allora 39 partite di campionato, che almeno in parte sono riuscite a cancellare una delle peggiori figuracce della storia rossonera. Quel 22 dicembre 2019 fu uno dei punti più bassi della storia milanista, cinque sberle che rovinarono il Natale e non solo a Stefano Pioli e alla sua truppa, ma soprattutto ai tifosi. "La lezione ci servì – ricorda il tecnico –, nel frattempo abbiamo acquisito tanta convinzione. E adesso la strada intrapresa è quella giusta". Lo dicono i numeri: sono seguite 26 vittorie, 10 pareggi e soltanto 3 sconfitte. Qualche “fantasma“ del passato resta, ma è solo una questione di scaramanzia. Perché la classifica dice ben altro: i rossoneri ricevono alle 18 nel catino gelido di San Siro una Dea sempre ambiziosa ma con dieci punti in meno in classifica. E per il Milan ci sono due risultati su tre a disposizione per il titolo di campione d’inverno. Forse platonico, a sentire Pioli, che vuole risposte sul campo. Fatti, non parole.

Vigilia agitata da alcune dichiarazioni del collega Gasperini (che ha evidenziato come l’Atalanta nelle ultime due settimane avesse affrontato un maggior numero di impegni rispetto ai rossoneri, ai quali invece sono stati concessi parecchi rigori in più...), cui però il tecnico parmigiano replica con garbate puntualizzazioni, evitando la trappola delle polemiche: "Noi siamo la squadra scesa in campo più volte in tutto il campionato, visto che abbiamo avuto tre turni preliminari di Europa League". E ancora: "Troppi rigori per noi? Giochiamo un calcio offensivo, siamo spesso in area, è per questo che prendiamo tanti rigori e tanti pali. Ho grande rispetto per gli arbitri".

Fine della questione. Non si avverte il “rumore dei nemici“. E le teorie “complottiste“ fanno il solletico. Ma ciò non nega il grande rispetto che Pioli mostra nei confronti degli avversari: "L’Atalanta sta facendo un lavoro incredibile. Se nelle ultime gare non è riuscita a vincere vuol dire soltanto che il nostro campionato è molto difficile. Sarà una gara dura, ricchi di duelli e servirà qualità". L’emergenza a Milanello continua, ma si guardano le notizie positive: a sinistra ci sarà Theo Hernandez ("Ci dà alternative offensive"), al rientro come Leao e Rebic. E poi c’è grande attesa per Marione Mandzukic, che già scalpita per il debutto: "Ci sono due strade: o metterlo subito dentro, o dargli tre-quattro settimane... Noi scegliamo la prima", spiazza tutti l’allenatore, sorpreso e felice per come il croato si è presentato a Milanello. "Ottimo inserimento, ha già lavorato in Italia e ha mentalità moderna ed Europea. Fisicamente l’ho trovato molto bene, voglioso e tirato. Se può giocare con Ibra? E’ una possibilità, è arrivato con l’idea di giocare anche insieme a Zlatan. Sono abituati a correre col pallone e se non possono farlo per 15 giorni sono tristi...".

L’ex juventino non è però l’ultimo arrivato in ordine cronologico, perché ieri è sbarcato anche Fikayo Tomori dal Chelsea con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 28 milioni di euro. Il 23enne canadese naturalizzato inglese, che ha subito sostenuto le visite mediche al Centro Ambrosiano, potrebbe esordire già contro l’Atalanta vista la squalifica di Romagnoli. "Ha aggressività e velocità" dice di lui Pioli. I fatti dicono che quella rossonera è l’unica squadra che finora si è veramente rinforzata, ma Pioli preferisce raffreddare gli entusiasmi e tenere tutti coi piedi per terra: "Il nostro obiettivo non cambia, vogliamo provare ad arrivare tra le prime quattro ed è una corsa a sette squadre. E tutte possono anche lottare per lo scudetto anche se alla fine qualcuna non andrà neppure in Champions. Se tempo di più Inter o Juve? Dobbiamo pensare solo a noi stessi e restare concentrati. Il nostro percorso va avanti... E al derby di Coppa Italia cominceremo a pensarci da domani...". Nessun ritiro, il ritrovo stamattina alle 9.30. Anche questo è un segnale di crescita...".