Ibra niente Europeo, ma vuole spingere il Milan

Zlatan dovrà stare fermo 40 giorni: addio Svezia. Ma stasera sarà in panchina per spronare i suoi. Se Pioli batte il Cagliari, è in Champions

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di Luca Talotta

L’aria frizzantina, quella che percepisci quando sai di essere vicinissimo al tuo traguardo. L’aria di chi sa d’aver portato a compimento un miracolo, una vera rinascita sportiva. "La casa del Milan è l’Europa". La frase di Stefano Pioli è sentenza, sunto di orgoglio, personalità e insana spensieratezza gli ingredienti quest’anno di una formazione capace di veleggiare in testa al campionato per 21 giornate, per poi sciogliersi come neve al sole quando l’Inter ha innescato il turbo e riabilitarsi, nel finale, in una corsara rincorsa alla Champions. Oggi i rossoneri si giocano il futuro. Che potrebbe essere tutto o ancora niente, radioso come angosciante per doversi giocare negli ultimi 90 minuti un’intera stagione; la sfida contro il Cagliari dipenderà dalle motivazioni dei sardi: se alle 15 di oggi il Benevento non dovesse battere il già retrocesso Crotone, la formazione di Semplici sarebbe già salva e quindi potrebbe avere meno voglia di mettere i bastoni tra le ruote al Milan. Che, però, non può assolutamente permettersi di perdere questa grande occasione. Motivo per il quale la parola d’ordine, in queste ore, è solo una: concentrazione.

"Ci giochiamo tanto" l’altra sentenza di questo Milan che dopo otto anni di attesa vuole tornare a risentire quella musica che l’ha accompagnata in tanti trionfi europei, quella Champions che, ovviamente, potrebbe ridare fiato anche alle casse societarie. E con una vittoria contro i sardi, il Diavolo avrebbe la matematica certezza di chiudere tra le prime quattro del campionato. Di fatto, il Milan potrebbe poi anche perdere a Bergamo: in caso di pari punti con la Juve, i rossoneri passerebbero per gli scontri diretti. rQuella di oggi è una domenica che potrebbe finalmente segnare l’inizio di una nuova era per il Milan, che dopo il buio periodo post Berlusconi è finalmente pronto a rientrare nel calcio che conta: non ci sarà ancora una volta Ibrahimovic. Lo svedese, che sarà comunque perno del nuovo Milan, dovrà stare fermo sei settimane per osservare una terapia conservativa per il problema al ginocchio e salterà anche gli Europei con la sua nazionale. Stasera, però, sarà comunque in panchina per spingere i compagni.