Ibra-Milan giochi aperti, Lukaku vuole l’Inter

Zlatan potrebbe prolungare: dipende da infortuni e Scudetto. Romelu pronto a tagliarsi lo stipendio pur di tornare con i campioni d’Italia

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di Ilaria Checchi

Inutile fare pronostici o dare per scontata una scelta che, ad oggi, è del tutto incerta: il futuro di Ibra verrà deciso a fine stagione e tutto passa da due fattori chiave. Il primo riguarda la condizione fisica, e mentale, dell’attaccante, che superati ormai i quarant’anni deve giocoforza fare i conti con la carta d’identità e i relativi, naturali, acciacchi, mentre il secondo ruota attorno a come il Milan terminerà il campionato, se con lo Scudetto cucito addosso o meno. Il club rossonero, d’accordo con il giocatore, si confronterà a bocce ferme per prendere una decisione definitiva: il Diavolo ha comunque categoricamente escluso sia l’ipotesi di ruolo di futuro ambasciatore della società, così come non è da considerare affatto l’idea che possa entrare a far parte del prossimo staff di Pioli. L’happy ending stagionale è comunque suscettibile di diverse interpretazioni: se i rossoneri dovessero vincere il Tricolore, Zlatan potrebbe decidere di appendere i tacchetti al chiodo da vincitore, conscio di aver contribuito a riportare sulla sponda milanista del Naviglio un titolo che manca da più di dieci anni. Una soddisfazione che potrebbe spingere l’attaccante a chiudere la carriera con un ulteriore traguardo tagliato, pronto a buttarsi in un’altra avventura che gli dia comunque un’adrenalina diversa. Se invece la stagione dovesse prendere una piega negativa, la fame di rivalsa di Ibra sarebbe in grado di prevalere su tutto e il rinnovo contrattuale di un anno da vivere sul campo non sarebbe certamente da escludere. Quello che passa dalla mente di un campione come lui, però, è imprevedibile.

Le porte di via Aldo Rossi restano comunque aperte e, in caso di rinnovo, l’idea della dirigenza sarebbe quella di proporre a Zlatan un contratto annuale da 3 milioni netti più bonus. In attesa di conoscere il futuro, quel che è certo è che nel rush finale l’apporto di Ibra dovrà essere fondamentale: i suoi gol potrebbero rappresentare il jolly da calare senza dimenticare, poi, il peso specifico che un leader come lui ha dentro e fuori dal campo. A iniziare dalla trasferta di Torino dove è vietato fallire.