I giorni d’oro di Viviani: trionfo-bis e sposa Elena

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di Angelo Costa

A chiudere il ricco mondiale della pista dell’Italia è colui che ha aperto questa felicissima epopea azzurra un decennio fa: Elia Viviani (nella foto) concede il bis nell’eliminazione, la gara nella quale da due anni è in cima al mondo e anche all’Europa, dove nello scorso agosto è riuscito nell’impresa di vincere l’oro cinque ore dopo esser stato settimo nella prova su strada. Portabandiera ai Giochi di Tokyo, ma anche di un intero movimento, il Profeta veronese non si considera sazio pur avendo conquistato tutto nei velodromi: il prossimo obiettivo è ripresentarsi fra due anni a San Quentin en Yvelines, alle porte di Parigi, per centrare una medaglia olimpica.

Con l’oro nell’eliminazione, al termine di una gara senza sbavature e con un paio di brividi (un guaio meccanico che lo costringe a cambiar bici e un duro contatto con i rivali), Viviani sigilla il brillante Mondiale italiano, quattro ori e tre argenti più il record del mondo nell’inseguimento di Pippo Ganna. Dall’alto del podio Viviani sigilla anche la sua vita da scapolo, perchè sabato prossimo, a 33 anni, sposerà la ciclista azzurra Elena Cecchini, con la quale convive da anni: di qui la maglietta celebrativa dei suoi compagni di Nazionale ("Da Profeta in patria a Profeta in gabbia"), seguita in serata dal doveroso addio al celibato.

"Bello finire così. Arrivavo deluso dall’omnium, perchè volevo una medaglia, questo mi ha dato ancor più voglia di vincere. Chiudo bene un anno tribolato e negativo su strada, uno come me non può vincere solo due corse nemmeno di primo piano: lavorerò per tornare al top anche lì", la gioia di Viviani dopo aver battuto con uno sprint perfetto il neozelandese Strong. Meno felici Consonni e Scartezzini, quarti a due punti dal bronzo nella madison dopo una gara esaltante.

Archiviato il Mondiale su pista, è già tempo di Giro d’Italia: oggi a Milano, in diretta Raisport dalle 17,15, nasce l’edizione 2023 che scatterà il 6 maggio dall’Abruzzo e si concluderà il 28 maggio a Roma: previste tre crono e arrivi in salita su Bondone e Tre Cime di Lavaredo.