"Ho dato retta a Greg: ci ho messo il cuore"

Tamberi e gli amici: "Paltrinieri aveva ragione, con Jacobs ci siamo preparati ai videogames. Ora ci chiediamo: sei il campione olimpico?"

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dall’inviato Leo Turrini

Come può uno scoglio arginare il mare? Tradotto: come faccio, amico lettore, a tenere insieme tutti i tasselli del mosaico di Gimbo Tamberi?!?

Dopo il miracolo d’oro, lui non è andato a letto. Io, neanche. Tra discorsi al Villaggio, premiazione allo stadio con Bashrim che premia l’azzurro e l’italiano che premia il qatariota e poi ancora la festa a Casa Italia, insomma, sì, questo è un adrenalinico One Man Show.

Sicché, a mio insindacabile giudizio, queste sono le dieci cose più interessanti, intelligenti e divertenti uscite dalla bocca del campione olimpico di salto in alto.

Uno. "Non voglio andare a dormire perché ho paura di scoprire al risveglio che mi sono immaginato tutto e che non è vero niente".

Due. "A questo punto potrei mettere in bacheca con la medaglia anche il gesso del 2016, sono due pezzi della stessa storia".

Tre. "L’oro olimpico per me era diventato la magnifica ossessione. Papà mi diceva di ragionare sui piccoli passi, di pensare a progredire poco alla volta. Ma io niente, volevo solo questa medaglia e adesso ce l’ho".

Quattro. "Quando sono entrato nello stadio per la finale ho avvertito qualcosa di magico. Sentivo e respiravo qualcosa nell’aria. Credo che Bashrim abbia provato le stesse sensazioni. Per questo non sarebbe stato bello spezzare l’incanto obbligandoci allo spareggio. È giusto così".

Cinque. "Sono molto amico di Paltrinieri. Dopo il suo argento negli 800 ha detto che il cuore conta più di tutto, anche della salute. Ho pensato che Greg aveva ragione e ci ho messo tutto il cuore che avevo".

Sei. "Sono stato spesso con Jacobs, nei giorni della vigilia. Ci siamo sfidati ai videogiochi. Ci siamo sostenuti a vicenda. Adesso lui quando mi vede fa: per caso tu sei il campione olimpico? E io gli faccio la stessa domanda. Il nostro abbraccio allo stadio spiega tutto".

Sette. "Ho sentito l’inno suonare per me, avevo i brividi lungo la schiena. Se hanno suonato Fratelli d’Italia significa che ho vinto davvero".

Otto. "Capisco chi non ci credeva, chi non se l’aspettava. Nell’ultima gara prima di venire qui ho fatto 2,20. 2,20! Ma sapevo che potevo farcela. Magari lo sapevo solo io, ma fa niente".

Nove. "Quando ho fallito i tre tentativi a 2,39 mi sono detto: ma come, è una misura così bassa..."

Dieci. "Parigi 2024? Per uno che ha aspettato cinque anni, cosa volete che siano tre?"

Uff! Dimenticavo. Chiara, la fidanzata, ha detto che presto si sposeranno.

Nel frattempo, Gimbo, che ne diresti se andassimo a dormire?