Martedì 16 Aprile 2024

Handanovic è da finale, la Dea non passa

Dopo i 120 minuti di Supercoppa l’Inter non regala nulla: Samir la salva due volte, ma l’Atalanta aveva mezza squadra fuori

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di Mattia Todisco

Con una mole di occasioni come quella vista a Bergamo, è incredibile dover raccontare uno 0-0. Il primo attacco del campionato contro il terzo, Inter di fronte all’Atalanta padrona di casa, non riescono a trovare la porta per la bravura dei due portieri (particolarmente Handanovic) e un pizzico d’imprecisione. Considerate le premesse, date da una lunga lista di assenzi che penalizzava ieri i bergamaschi, ad uscire meglio nel morale è la squadra di Gasperini.

Il tecnico deroga a uno dei suoi credo più celebri, la difesa a tre, schierando Djimsiti come quarto a destra e mantenendo alto il pressing per non far respirare l’Inter. Muriel fa correre un brivido sulla schiena a Gasperini toccandosi un quadricipite dopo un contrasto con Skriniar, resta invece in campo e sarà uno tra i migliori. Anche Inzaghi tira presto un sospiro di sollievo, per un passaggio errato di Pessina con il colombiano libero in campo aperto. I problemi più grandi per l’Inter sembrano l’uscita dalla pressione e i tacchetti sotto le scarpe, visto che in un quarto d’ora scivolano in posizione di campo pericolosa sia Brozovic che Bastoni. La prima grande parata tra Musso e Handanovic la fa il primo, evitando problemi a Massa: l’argentino ferma Sanchez lanciato a rete dopo un pallone rubato a Muriel da Barella, probabilmente con un fallo (non fischiato). In generale l’Inter crea le occasioni migliori non quando costruisce dal basso, ma quando si distende dopo aver recuperato palla.

Manca però il bersaglio due volte con Dzeko e una con Sanchez appunto. Man mano che i minuti passano viene fuori l’Atalanta, con un colpo di testa centrale di Pessina e un inserimento di Pasalic chiuso con mestiere dal connazionale Perisic. L’altro croato in campo, Brozovic, è protagonista in negativo a inizio ripresa: non opta per lo scarico comodo davanti alla propria area, perde palla e regala a Pessina una chance colossale sventata in uscita da Handanovic. L’Atalanta sembra avere più benzina nonostante le defezioni, contro una squadra praticamente al completo. Forte della panchina lunga, il tecnico ospite opera tre cambi in un solo slot. Dumfries si rende utile immediatamente con una torre per Dzeko che il bosniaco non sfrutta a dovere (zuccata a lato). Anche Vidal e D’Ambrosio arrivano al tiro da buona posizione, così come accade a Pasalic e Demiral nello spazio di pochi secondi, due colpi di testa che finiscono a lato. Poi ci vuole ancora Handanovic: uno contro uno con Muriel e smanacciata a chiudere sul primo palo, il secondo colpo da campione dopo quello su Pessina. E alla fine è pari senza reti.