Sabato 20 Aprile 2024

Greg re dell’acqua, doppietta Italia da urlo

Nella 10 km altro trionfo iridato per Paltrinieri, l’amico Acerenza beffa Wellbrock ed è secondo. Per il carpigiano più medaglie di Pellegrini

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di Gianmario Bonzi

I padroni delle acque (libere) sono azzurri! Per la prima volta nella storia, l’Italia degli sport acquatici realizza una doppietta iridata ai Mondiali, a 49 anni dall’edizione inaugurale di Belgrado. L’impresa riesce nella 10km, unica prova olimpica di fondo in programma in Ungheria, a Gregorio Paltrinieri, bravo a sbriciolare le certezze di Wellbrock da metà gara in avanti, e al segugio Domenico Acerenza, tatticamente impeccabile e amico fraterno del fuoriclasse carpigiano. Oro e argento da leggenda. Come un anno fa, ma agli Europei, e in condizioni d’acqua diverse (allora freddo, ieri molto caldo), il Lupa Lake diventa terreno di conquista tricolore e di Paltrinieri. Ma il bello delle ultime imprese, compresa quella storica di ieri, è che nascono da una... sconfitta.

GregOro si era infatti presentato alla vigilia della manifestazione convinto delle proprie possibilità, ma la prima gara in corsia, quella sugli 800m stile, aveva portato in dote un amarissimo quarto posto e la sensazione di sentirsi quasi impotente di fronte al tris d’assi Finke-Wellbrock-Romanchuk. Niente di più sbagliato. Bisognava cambiare tattica e sfruttare la caratteristica migliore di Paltrinieri, la resistenza alla fatica su ritmi sempre alti. Terreno proibito agli avversari, dotati invece di un ottimo spunto finale. E allora ecco la strategia di non forzare nelle batterie dei 1500 sl per trovarsi in prima corsia in finale, lontano dagli avversari, e poter nuotare senza onde e senza confronti ravvicinati con i rivali. Risultato: oro e record Europeo. Poi la mossa a scacchi nelle acque libere, a seguire l’argento della 5 km, come spiega il suo tecnico Fabrizio Antonelli: "Il tedesco è forte, ma è umano, ripetevo ai ragazzi. La nostra partita non si poteva giocare negli ultimi 100 metri, l’avremmo persa; e allora abbiamo deciso di portare il gioco dalla nostra parte, con una volata più lunga".

Lacrime, commozione, gioia infinita. E medagliere azzurro che ride di gusto: 8 ori, 20 podi in tre discipline diverse. Un record. Greg&Domenico sono stati più forti di tutto, del caldo torrido (36 gradi, 28 in acqua), della stanchezza e della fatica. La svolta di una gara in cui Paltrinieri rimane coperto per quasi 5km, lasciando l’iniziativa a Wellbrock, inizia a 800 metri dal traguardo, nel momento in cui il fuoriclasse carpigiano dà il là a un prepotente forcing, che gli consente di prendere il largo insieme al fido compagno di allenamento. A mezzo chilometro dallo striscione la storia è già compiuta, con il tedesco incapace di reagire. Colpito e affondato, ma bronzo comunque di orgoglio al photofinish. Ora Paltrinieri è il nuotatore azzurro con più medaglie iridate al collo, forte di ben 12 podi, superando Federica Pellegrini. Vince in 1h50’56“8, con Domenico Acerenza secondo in 1h50’58“2.

"E’ un sogno arrivare primo e secondo. Capivo che Mimmo era lì dietro, nel finale, da come mi toccava i piedi. Mi sentivo a casa. E godevo proprio tanto". Acerenza: "È stata una gara perfetta, mi sembra un sogno. E se è un sogno, non svegliatemi"". E’ tutto vero.