Greg e la staffetta: è questa l’Italia mondiale

A Melbourne subito due ori: Paltrinieri di nuovo re nel 1.500, la 4x100 stile di Miressi, Conte Bonin, Deplano e Ceccon vola con record

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di Gianmario Bonzi

L’aspetto più intrigante della prima giornata di finali a Melbourne, per i Mondiali in vasca da 25 metri, non risiede nemmeno nei due ori conquistati dall’Italia, prevedibili anche se certo mai scontati, e che valgono il secondo posto nel medagliere. Ma nella volontà del quartetto veloce di andare a prendersi anche il record del mondo, perché ormai l’asticella delle staffette maschili (4x200 esclusa) è alta e nemmeno l’oro, seppur iridato, basta più. E allora “sursum corda“, in alto i cuori per il pokerissimo d’oro italiano, visto che a Miressi, Conte Bonin, Deplano e Ceccon (impiegato solo nell’ultimo atto, in batteria aveva nuotato Frigo), oro e primato assoluto nella 4x100 sl (3’02“75, sgretolato dopo 4 anni il precedente record mondiale USA, 3’03“03), aggiungiamo naturalmente Greg il magnifico, che scherza un po’ con i suoi avversari sui 1500 sl, va in fuga, li fa avvicinare temendo di non reggere su certi ritmi impostati in avvio, poi strappa di nuovo e conclude in solitaria, primo nuotatore in assoluto a bissare un titolo mondiale in vasca corta sui 1500 sl, per altro nel suo caso a ben 8 anni di distanza dal primo. Non solo. E’ anche l’unico azzurro, per ora, ad aver trionfato due volte nella rassegna mondiale sui 25 metri. E se sommiamo tutti i podi conquistati tra Mondiali in lunga e corta, Olimpiadi, Europei vari, Giochi del Mediterraneo, Universiadi e rassegna iridata juniores, Paltrinieri raggiunge la cifra tonda di 50 medaglie internazionali!

E dire che la giornata era iniziata tra mille patemi azzurri, addirittura una virata sbagliata di Ceccon che costa subito l’eliminazione nei 50 farfalla, le difficoltà di Scalia e Di Pietro tra freddo (vasca all’aperto, 12 gradi), jet-lag ancora da smaltire e trasferimenti in tram verso la piscina (ma vale per tutti), tanto che la prima Silvia si è sentita in dovere di chiarire via Instagram che "gli atleti non sono macchine e non reagiscono tutti allo stesso modo". In mezzo, però, anche una Franceschi finalista dei 200 misti con primato personale (poi ottava) e un Mora atteso oggi a un possibile podio sui 100 dorso (3° crono d’ingresso). Dulcis in fundo, ecco le ultime due finali a cambiare tutto, in positivo: prima Paltrinieri, favorito netto sui 1500 sl, ma con le incognite di una vasca corta mai troppo digerita, in grado di gestirsi alla grande e poi chiudere in un buon 14’16“88, per il periodo gran crono. Oro sontuoso davanti a Joly (allenato dall’ex tecnico di Greg, Morini) e Christiansen: "Non è il successo che ricorderò per tutta la vita, magari, ma resta importantissimo perché da tempo non vincevo, in corta". Chiusura regale, infine, con la favolosa staffetta 4x100 sl in rappresentanza variegata (Miressi da Torino, Conte Bonin e Frigo veneti trasferiti a Roma, Ceccon vicentino trasferito a Verona e toscano Deplano), trascinata dagli ultimi due frazionisti, Deplano e Ceccon, con Conte Bonin all’esordio assoluto in una manifestazione internazionale e subito al record del mondo: un primato nel primato!