Gran Torino, Pioli perde le tracce del Napoli

Djidji e Miranchuk in due minuti stendono il Milan: poi Messias prova a riaprire la partita, ma non basta. Il Diavolo a meno 6 dalla capolista

di Ilaria Checchi

Rispondere colpo sul colpo alla capolista Napoli e centrare la quinta vittoria consecutiva in campionato: questo era l’obiettivo del Milan che ieri sera, in un Olimpico Grande Torino sold out, è invece caduto perdendo 2-1 contro la truppa granata. Pioli, al cospetto di seimila tifosi rossoneri, ha confermato le previsioni affidandosi ad Origi e a Brahim Diaz sulla trequarti, con Messias a destra: in mezzo, accanto a Tonali, spazio all’ex di serata Pobega mentre Juric ha optato nel suo 3-4-2-1 per Pellegri (anche lui contro il suo passato) come riferimento offensivo. Lo sprint iniziale del Diavolo è stato disinnescato da Leao, colpevole di divorarsi due incredibili occasioni da gol nei primi cinque giri d’orologio in cui è stato Diaz a regalare al portoghese due palloni perfetti mentre il Toro, con il passare dei minuti, si è fatto vivo con Pellegri e Schuurs ma Tatarusanu non si è fatto sorprendere: a beffare l’estremo difensore ospite ci hanno pensato, invece, Djidji (su colpo di testa) e Miranchuk che nel giro di due minuti hanno portato i padroni di casa sul doppio vantaggio approfittando di un blackout difensivo del Milan e di una reazione non impeccabile del portiere rumeno. Una doccia gelida ha colpito, quindi, i rossoneri, incapaci però di trovare la chiave giusta per trovare un varco nella difesa di casa. A deludere le attese, oltre un troppo indolente Leao, anche il 10 andaluso che, ben controllato da Ricci, è lentamente uscito dalle manovre di gioco: idem dicasi per Origi (mai entrato in partita) e Pobega, troppo leggero in mezzo e incapace di contenere l’aggressività granata. Pioli ha provato a correggere il tiro a inizio ripresa inserendo De Ketelaere, Rebic e Dest al posto di Diaz, Leao (bocciatura inaspettata ma giusta) e l’ammonito Kalulu ma la sofferenza ospite è proseguita con il Toro sempre vivo e pericoloso su calcio da fermo e compatto in difesa. Al 67’, però, Messias ha accorciato le distanze sfruttando un misunderstanding tra Milinkovic-Savic e Buongiorno infilando la porta di casa con un pallonetto: le proteste di Juric per il mancato fallo fischiato al brasiliano sul granata in occasione del gol gli sono costate l’espulsione mentre Pioli ha puntato su Bennacer per Tonali negli ultimi venti minuti di match. La rete ha ringalluzzito il Diavolo che ha provato ad aumentare i giri con l’ingresso di Giroud al posto di Messias ma il francese non è stato efficace come ci aspettava: il forcing finale rossonero non ha sortito gli effetti sperati e il Milan torna a casa con zero punti e un morale che dovrà risollevarsi in fretta in vista del Salisburgo.