Confronto Regioni-governo: si decide sui 'colori', green pass e stato d'emergenza

Le anticipazioni sul nuovo decreto legge. Slittano questioni su sport, scuola e obbligo vaccinale per insegnanti

Un green pass

Un green pass

Roma, 20 luglio 2021 - Mentre oggi si registra un'impennata dei contagi, quasi 1.500 in più nelle ultime 24 ore, prosegue il confronto tra Regioni e governo sia sulla revisione dei parametri per applicare le zone  sia sull'uso del green pass per muoversi e accedere in luoghi al chiuso. Un braccio di ferro teso che potrebbe durare più del previsto facendo slittare a giovedì 22 luglio - e non a domani come era stato annunciato in giornata - il Consiglio dei ministri che dovrebbe approvare un nuovo decreto legge che conterrà le regole di utilizzo del pass nel territorio nazionale, i nuovi criteri per definire i colori delle Regioni e la proroga dello stato di emergenza anche fino a fine anno. Non dovrebbero invece essere trattate le questioni su scuola e sport, tra cui l'ipotesi di obbligo vaccinale per gli insegnanti. Ad accendere il confronto ci sono i dati sui contagi di alcune regioni: Lazio, Veneto, Sardegna e Sicilia hanno già raggiunto i parametri per passare in zona gialla se venissero applicate le attuali norme. 

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Confronto Regioni-governo

Tra le proposte che sono al vaglio c'è quella di ridurre il numero delle zone, da 4 a 3 colori, quella di applicare maggiore flessibilità nella valutazione dei parametri nelle piccole Regioni, e quella di fissare a 150 tamponi ogni centomila abitanti il numero minimo di test al giorno, considerare il numero dei vaccinati. Inoltre viene valutato di scendere al di sotto della soglia del 15% e 20% di occupazione massima dei posti letto in terapia intensiva e nei reparti ordinari per restare in zona bianca.

Sulle regole da applicare per l'uso del green pass si discute sulla sua obbligatorietà per ristoranti e locali al chiuso nelle aree al di fuori della zona bianca: l'obiettivo è trovare una misura porti ad evitare nuove chiusure per le attività anche se scattano le restrizioni da zona gialla o arancione.

Tempi e anticipazioni

Domani mattina tornerà a riunirsi la Conferenza delle Regioni, che già oggi ha avviato l'interlocuzione con l'esecutivo su nuove norme e criteri. Mentre è probabile che vengano spostate a giovedì 22 luglio la riunioni della cabina di regia del governo e, a seguire, quella del Consiglio dei ministri che erano state annunciate per domani, 21 luglio. Lo slittamento del Cdm a giovedì, spiegano fonti dell'esecutivo, ci sarà nel momento in cui fossero necessari ulteriori "approfondimenti". Le anticipazioni sui contenuti del nuovo decreto indicano che sarà decisa la proroga dello stato di emergenza, in scadenza al 31 luglio. Il nuovo termine, secondo quanto si apprende, potrebbe essere portato anche fino alla fine dell'anno, in considerazione della situazione epidemiologica e anche per le possibili esigenze legate alle elezioni amministrative. Al momento, però, su questo non è stata presa la decisione definitiva. Per quanto riguarda i nuovi criteri per l'assegnazione dei "colori" alle Regioni, dovrebbero essere abbandonati i parametri relativi ai contagi e all'incidenza, in favore di un conteggio basato su ospedalizzazioni e occupazione delle terapie intensive, anche in relazione all'andamento delle vaccinazioni.

Per quanto riguarda poi l'uso del green pass sul territorio nazionale, si fa notare, il tema non è se usarlo, ma come. Potrebbe essere mantenuto il rilascio dopo la prima dose, ma con un "pressing" a completare il ciclo entro breve tempo. Inoltre potrebbero essere individuate tipologie di luoghi, attività, eventi, a cui per partecipare sarà necessario esibire il green pass. In base alla "categoria di rischio", per alcuni sarà sufficiente avere ricevuto la prima dose, per altri (come i grandi eventi) ne serviranno due. In Consiglio dei ministri, invece, secondo quanto si apprende, non dovrebbero essere trattate le questioni legate alla scuola e allo sport. Ieri il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi aveva detto che dell'ipotesi di obbligo vaccinale per gli insegnanti si sarebbe discusso collegialmente nella prossima seduta del Cdm. Ma il tema, secondo quanto si apprende, non dovrebbe essere all'ordine del giorno.