Mercoledì 17 Aprile 2024

Golf: Tiger Woods vince il quinto Masters

Dopo ben 11 anni l'ex dominatore del golf mondiale torna a vincere un major a discapito di un grande Francesco Molinari che termina al quinto posto

Tiger Woods

Tiger Woods

Un Tiger Woods straordinario ha vinto con 275 (70 68 67 70, -13) colpi l’83° Masters Tournament, quinto successo all’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, a 14 anni dal quarto e 15° titolo major in carriera, a tre dal record di Jack Nicklaus (18). Non si imponeva in un evento del grande slam dal 2008 (US Open) ed è salito al sesto posto nel world ranking tornando tra i top ten dove mancava dal 2011. 

In uno spettacolare giro finale grande protagonista anche Francesco Molinari, quinto con 277 (70 67 66 74, -11). In classifica Tiger ha superato Dustin Johnson, che è tornato numero uno al mondo, Xander Schauffele e Brooks Koepka, secondi con 276 (-12), mentre Molinari è stato affiancato da Jason Day, Tony Finau e Webb Simpson. Al nono posto con 278 (-10) Jon Rahm e Rickie Fowler, al 12° con 280 (-8) Justin Thomas, al 18° con 282 (-6) Phil Mickelson, al 21° con 283 (-5) i deludenti Rory McIlroy e Jordan Spieth e al 29° con 284 (-4) Bryson DeChambeau.

Molinari grande protagonista - Francesco Molinari, in corsa per il titolo praticamente fino al termine, si è reso autore di una grande prova sottolineata anche dalla sequenza di 49 buche senza bogey, la migliore degli ultimi 25 anni nella gara. Ha ancora una volta dimostrato di essere tra i più forti giocatori al mondo, di poter competere ad armi pari con tutti e, soprattutto, ha dato la sensazione di poterci riprovare in ogni occasioni nei prossimi grandi eventi. E’ stato in vetta alla classifica praticamente fino alla buca 15, quando il secondo doppio bogey per la seconda palla in acqua lo ha fatto allontanare troppo da Woods, ma va ulteriormente lodato per la forza d’animo mostrata nel non mollare, come ha detto anche il birdie alla buca 17.

Ha spiegato il torinese: “No, non sono stato infastidito del tifo del pubblico per Woods e non è stato quello a fare la differenza. Sulle prime buche lo swing non era al top, ma ci può stare nell’arco di quattro giri, poi dalla otto in avanti mi sono ripreso come sensazioni, però il vento ha reso tutto complicato specie nella scelta dei bastoni. Secondo me sulla seconda parte del tracciato è più facile giocare se arrivi da dietro, piuttosto che avanti con due colpi di vantaggio, perché devi comunque essere aggressivo. Invece se effettui degli swing difensivi, con il vento, raramente ne esci incolume, Detto questo, però, devo ammettere che non era la mia giornata. Tuttavia sono contento soprattutto di come ho giocato sulle prime nove buche e per come ho combattuto, perché sarebbe potuta finir peggio da prima. Anche dopo i due doppi bogey sono rimasto calmo e a fare il mio gioco. Certo, ormai era tardi per recuperare, ma avrei potuto rischiare di tirare i remi in barca, cosa che non ho fatto. Terrò conto, soprattutto mentalmente, che c’è ancora un po’ di strada da fare”.

Le dichiarazioni di Tiger - Tiger Woods ha portato a 81 i suoi successi sul PGA Tour, uno in meno del recordman Sam Snead. "E' una delle vittorie più importanti e difficili della carriera” ha detto. “E’ stata sicuramente bellissima ed emozionante, arrivata davanti a tutta la mia famiglia. Sono stato sempre molto paziente e conscio che bisognava innanzi tutto tenere sotto controllo il gioco, i colpi e soprattutto i nervi. Sono davvero fortunato. Dopo i problemi alla schiena ho pensato di smettere e invece oggi sono qui a festeggiare. E' una giornata bellissima". Ha concluso in 70 (-2) colpi con sei birdie e quattro bogey. Decisivi i tre birdie tra le buche 13 e 16 con cui ha distaccato gli avversari arrivando quasi in relax al traguardo, permettendosi il bogey alla 18. Con il titolo ha ricevuto un assegno di 2.070.000 dollari su un montepremi di 11,5 milioni di dollari e la “giacca verde”.

“Buche in uno” di DeChambeau e di Thomas - Bryson DeChambeau e Justin Thomas hanno realizzato la “hole in one” centrando direttamente da tee la buca 16, par 3 di 170 yards. Entrambi hanno terminato in 70. DeChambeau, al primo ace in carriera, aggiungendo alla prodezza quattro birdie e due doppi bogey, e Justin Thomas, mettendo insieme anche tre birdie e tre bogey. Il totale delle “hole in one” realizzate in questa buca è salito a 22.