Sabato 20 Aprile 2024

Golf: sospeso il World Ranking

La pandemia da Covid-19 ha costrotto anche il golf a fermarsi e con esso sono stati congelati i rankign maschile e femminile. McIlroy resta al comando

Rory McIlroy

Rory McIlroy

Le classifiche mondiali del golf sono state messe in pausa a causa di Covid-19. Sia l’Official World Golf Ranking (OWGR) che il Rolex Women’s World Golf Ranking (WWGR) sono stati messi in pausa a tempo indeterminato. Lo hanno dichiarato congiuntamente l’OWGR e la WWGR chiarendo che questa sospensione sarà in essere fino a nuova comunicazione. Entrambe le classifiche sono quindi congelate a partire dalla 11ª settimana.

Questo decisione significa che attualmente il numero uno del mondo Rory McIlroy non maturerà più settimane in cima alla classifica, e per il momento si ferma a 101. Recentemente è diventato il terzo golfista nei 34 anni di storia dell’OWGR a infrangere la barriera delle 100 settimane. Greg Norman è secondo con 331 settimane come n. 1 al mondo e Tiger Woods è in cima alla classifica con 683.

La storia dell’Official World Golf Ranking è lunga 34 anni e risale al 6 aprile del 1986, anno della sua fondazione. 

La spinta per la creazione venne dal comitato del Royal and Ancient Golf Club of St Andrews, che negli anni Ottanta si accorse che il sistema che adottava, ovvero mandare gli inviti per l’Open Championship analizzando ogni Tour singolarmente, stava portando all’esclusione di sempre più giocatori di alto livello. 

Una spinta è arrivata anche dal manager sportivo Mark McCormack, che diventò il primo presidente del comitato internazionale a sovrintendere la creazione della classifica.

Dal 1986 il metodo di calcolo della classifica è molto mutato. Inizialmente veniva calcolata su un periodo di tre anni, con il punteggio dell’anno in corso moltiplicato per quattro, quello dell’anno precedente per due e quello di due anni prima lasciato inalterato. 

Tutti i tornei facenti parte dei Tour professionistici ed alcuni a inviti erano classificati in categorie, che andavano da “tornei major” (il cui il vincitore riceveva 50 punti) ad “altri tornei” (il cui il vincitore riceveva un minimo di 8 punti). 

All’inizio dell’aprile 1989 la classifica venne cambiata e basata sulla media punti per torneo giocato invece che sulla somma complessiva. 

Questo per riflettere meglio il valore di alcuni giocatori (specialmente quelli di età più avanzata) che giocavano meno tornei di altri, ma dimostravano nei tornei major che la loro classifica era sottostimata. 

Ad esempio, Tom Watson tra il 1987 e il 1989 si era piazzato tra i primi 15 in otto tornei major, ma con il sistema dei punti complessivi figurava solo in quarantesima posizione. 

Con il sistema della media punti risalì alla ventesima. Fu escogitato anche un nuovo sistema per determinare il “peso” di ogni torneo, basato sul valore complessivo dei partecipanti valutato con la classifica precedente all’avvio del torneo. 

Ai tornei major fu comunque garantito il massimo di 50 punti per il vincitore, mentre tutti gli altri potevano arrivare ad un massimo di 40 se tutti i migliori 100 del mondo fossero stati presenti. 

In pratica, il risultato è che la maggior parte dei tornei del PGA Tour si assesta attorno ai 25 punti per il vincitore, quelli dell’European Tour attorno ai 18 e quelli del Japan PGA Tour attorno ai 12. Nel 2007 poi il sistema è stato nuovamente cambiato.

Inizialmente solo il comitato di torneo del Royal and Ancient Golf Club usò la classifica per scopi ufficiali; il PGA Tour la riconobbe nel 1990 e nel 1997 lo fecero anche tutti gli altri principali Tour.