Golf Molinari: rinviare le Olimpiadi, la salute innanzitutto

Il campione azzurro si è detto preoccupato e auspica il rinvio dei Giochi Olimpici così come un approccio diverso da perte del Regno Unito

Francesco Molinari

Francesco Molinari

Francesco Molinari lo ha detto ha chiare lettere: la salute viene al primo posto. Leggesi: auspicio di un rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e anche un diverso approccio alla situazione Coronavirus nel Regno Unito. L'azzurro infatti da anni vive a Londra con la famiglia dove attraversa una situaizone anomala tra le notizie che arrivanao dall'Italia blindata e quelle di una capitale britanica apparentemente normale.

Non è stata finora una stagione facile per Francesco Molinari, ma il golfista azzurro spera di potersi riscattare presto, quando la pandemiaa da coronavirus farà tornare il sereno nel mondo. E qualche ansia in vista dei Giochi c'è. «Dovrebbero essere posticipati. Perché non vedo come sia possibile pensare di riunire atleti, staff e pubblico di tutto il mondo da qui all'estate» spiega in un'intervista all'ANSA il campione piemontese: lo fa alla vigilia delle riunioni indette dal presidente del Cio, Thomas Bach, per fare il punto sulla situazione.

In attesa delle decisioni del Cio e mentre il presidente del Coni Giovanni Malagò ha ipotizzato una deadline per il mese di giugno, dopo quelle di Rio de Janeiro 2016, a cui il golfista aveva dato forfait per paura del virus Zika, il player torinese potrebbe dunque essere costretto nuovamente a rinviare il suo debutto ai Giochi (la gara maschile è in programma dal 30 luglio al 2 agosto al Kasumigaseki Country Club). A causa dell'emergenza coronavirus il golf è stato uno degli ultimi sport a fermarsi, con il PGA Tour costretto a bloccare tutto solo dopo il primo round del The Players Championship. «È stata una decisione saggia - spiega 'Chiccò Molinari - con la situazione precipitata in fretta. Siamo scesi in campo stupiti, poi è arrivato lo stop. Nessun giocatore, credo, è stato sottoposto al test del tampone, in caso contrario sicuramente qualcuno sarebbe risultato positivo. Sul massimo circuito americano duellano giocatori provenienti da tutto il mondo».

L'emergenza globale Molinari la percepisce soprattutto da italiano, ma a Londra, dove vive da anni, l'approccio di Boris Johnson, primo ministro del Regno Unito, è stato attaccato dal molti. «È tutto così strano - ammette l'azzurro -, mi sembra assurdo che qualcuno possa pensare che la situazione o il virus siano sotto controllo. Sono preoccupato: la scuola di mio figlio ha chiuso venerdì scorso per via della positività al test di alcuni genitori, quella di mia figlia è invece aperta ma in questo momento, d'accordo con mia moglie, abbiamo preferito tenerla a casa. Spero presto le autorità possano prendere provvedimenti seri anche qui». Dall'emergenza coronavirus al campo. Dall'ultima vittoria all'Arnold Palmer nel marzo 2019 - recentemente non ha potuto difendere il titolo per un infortunio alla schiena, «ora risolto» - è passato poco più di un anno. Davvero troppo per un giocatore che, nel 2018, ha vinto in tutto il mondo scalando anche la classifica mondiale. Dal 6/o al 28/o posto attuale nel ranking mondiale. «La vittoria mi manca molto, ma la cosa che più vorrei ritrovare è la competitività. Nello sport e nel golf ci sono alti e bassi». Dall'ascesa alla caduta, Molinari dopo aver collezionato vittorie storiche sembra essere entrato in un tunnel dal quale incomincia a vedere la luce. «Tornerò presto», la promessa di Molinari che, dopo essersi smarrito, punta ora a ritrovarsi.