Giovedì 18 Aprile 2024

Gli arbitri meglio dei giocatori

Leo Turrini

In fondo, è la solita storia. Nessuno parla male degli italiani come, appunto, gli italiani. È un classico: dalla politica alla cultura, dalla economia alla sanità. Siamo maestri nel denigrarci: per dire, l’arbitro è sempre cornuto, il Var è un imbroglio e via delirando.

Meno male, allora, che ci sono gli stranieri. Nel caso specifico, la Fifa. Che giusto ieri ha designato un nostro connazionale, Daniele Orsato, per dirigere la partita che inaugurerà il Mondiale tra Qatar ed Ecuador.

Davvero, nessuno è profeta in patria! Dai tempi remoti del Processo tv di Aldone Biscardi alle odierne scemenze da social, beh, esiste e resiste un collaudato pregiudizio. Contro i nostri “fischietti”, inesorabilmente sospettati di orrende nefandezze.

Ebbene, facciamocene una ragione. Gli arbitri italiani sono decisamente più bravi dei calciatori italiani. Infatti, da Bonucci in giù, gli Azzurri già due volte di seguito hanno fallito la qualificazione ai mondiali. Invece il prode Orsato sta là nel deserto, con i suoi guardalinee e con i suoi addetti Var. È persino possibile che tra un mese gli venga affidata la finale che determinerà la assegnazione della Coppa: non essendo in lizza gli assi (si fa per dire, eh) di Roberto Mancini magari toccherà consolarci con il vituperato rappresentante della detestata categoria.

Deve esserci una lezione, in tutto questo. Però, per capirla, dovremmo smetterla di portare il cervello all’ammasso.