I tecnici del fondo avevano già avvisato gli addetti ai lavori, prima dei Mondiali di Budapest, lo scorso giugno: occhio a Ginevra Taddeucci. Non ha 18 anni, ma è pronta a esplodere. E la 25enne fiorentina, "magic box" di 172cm per 62 chili, grintosa, sempre alta sull’acqua, dotata di grande frequenza nella bracciata e notevole leggerezza (con minor dispendio di energia), esplode, si prende in un colpo solo l’argento sulla 10km olimpica, partita poco dopo la gara maschile, al mattino, e l’oro nel Team Mixed pomeridiano 4x1,250km. Doppia fatica, doppia medaglia.
Taddeucci, settima agli Europei 2021 a 4“ dal bronzo di Rachele Bruni, piace perché non ha paura di osare: in una gara sicuramente ideale per le potenti tedesche, viste le condizioni di vento e onde, prova a sparigliare le carte e con la sua nuotata distesa va al comando decisa dopo 5.000 metri, restandoci fino a 300 metri dal traguardo!
Superata l’ultima boa, da dietro ecco arrivare la cavalleria tedesca, olandese e portoghese. Ginevra battezza la scia della André, che batte comunque allo sprint, ma non riesce a riprendere la tedesca Leonie Beck, tra le favorite alla vigilia, oro in 2h01’13"04, 8 centesimi in meno. Ma va benissimo così, è la prima medaglie individuale della carriera:
"Con le onde non si vedeva niente – dice –. E’ stata una fatica allucinante. Sono contentissima, non ho rimpianti e non ci volevo credere, stavo solo pensando: mi mangia-non mi mangia, alla fine ce l’ho fatta a resistere. Mi sono detta proviamo ad aumentare, magari riesco a tenere e mettermi subito davanti. Sapevo che se fossi rimasta nelle retrovie poi non sarei più riuscita a risalire. Direi che questa tattica è andata bene".
Benissimo.
g. b.