Mercoledì 24 Aprile 2024

Generazione Ducati e Aprilia L’Italia dà sempre gas

Che salto per Marini, Bezzecchi e Di Giannantonio. Bastianini, che peccato

MotoGp, il podio del Mugello (Ansa)

MotoGp, il podio del Mugello (Ansa)

SCARPERIA (Fi) - La caduta di Bastianini, il cuore dei ragazzi 2.0 della scuola di Valentino, la svolta mondiale (e definitiva) di Aprilia. Queste le sfumature che, vittoria di Bagnaia a parte, ci consegna il Gp d’Italia. La sfortuna di Enea. Che il suo week end non sarebbe stato al top lo si era intuito nei giri di pista di venerdì e di sabato. Eppure tempi e qualifiche anche se non al massimo, avevano fatto intravedere che Bastianini avrebbe potuto dire bene la sua, in gara. Il passo della Desmo era quello giusto, il Bestia stava bene a livello fisico e mentale. Ingredienti, questi, per evitare delusioni e figuracce. Poi ecco la fregatura. A 10 giri dalla bandiera a scacchi, alla curva Materassi, Bastianini va giù. Ghiaia e carena che si scheggia e addio Mugello.

"Un errore che non ci voleva, ho frenato troppo forte", il mea-culpa del Bestia che adesso comincia ad accusare un po’ troppo il ritardo nella classifica. Bravi ragazzi. Bezzecchi e Marini, i due ragazzi del Mooney-Vr46, il team di Valentino Rossi hanno fatto cose straordinarie al Mugello. Protagonisti assoluti in qualifica, gara a testa alta, contro ogni tipo di big e senza risparmiarsi. Il discorso è chiaro: la squadra dei baby-Vale può e deve permettersi il lusso di guardare avanti con orgoglio e programmarsi un futuro (stagionale e in prospettiva) da protagonisti. Sono due piloti molto diversi fra loro Bez e Maro e proprio per questo il tasso di risultato positivo in prospettiva è incoraggiante.

"Ci siamo davvero divertiti – è il commento di Bezzecchi –. Abbiamo spaccato. Avevamo preparato bene la gara e farlo su una pista che conosciamo è stato sicuramente un aiuto. Adesso avanti tutta. La cosa che mi ha emozionato di più? Passare per la prima volta in testa alla gara del Mugello, in sella a una MotoGp".

E sulla pista toscana ovviamente anche Luca Marini si sente a casa. Ci ‘studia’ da sempre con l’Academy Aprilia da Mondiale. Aleix Espargaro fa sul serio e rendimento e posizione in classifica (c’è lui alle spalle di Quartararo) sono messaggi chiarissimi. Al Mugello lo spagnolo è stato un martello. Ha messo nel mirino il podio e il podio ha preso.

L’Aprilia 2022, del resto, è una moto che sta davvero bene accanto a Ducati e Yamaha che in questo momento vorrebbero ancora tenersi stretto il ruolo di prime protagoniste. Invece… invece Aleix c’è e sta facendo la voce grossa, gara dopo gara.

"Sono molto contento per il podio – dice il pilota Aprilia – ma se devo essere sincero, questa volta mi sarebbe piaciuto vincere. Magari sarei dovuto essere più aggressivo in qualifica e con una posizione migliore avrei potuto attaccare subito gli avversari, in gara. Ma alla fine mi prendo anche questo quarto podio consecutivo e dico che noi siamo lì, pronti a dire la nostra e provare a regalarci un risultato straordinario".

I numeri. Il week end del Mugello si è chiuso con la presenza totali (nei tre giorni) di poco più di 74mila spettatori. Nella giornata di ieri i biglietti venduti sono stati 43.661, quasi il 50 per cento in meno rispetto all’edizione 2019, pre Covid.