Giovedì 18 Aprile 2024

Fratelli d’Italia, ma l’orgoglio è mondiale

Gli azzurri del volley ricevuti da Mattarella e Draghi. Il presidente della Repubblica: "Siete un esempio per tutti gli altri sport"

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di Doriano Rabotti

Ormai sono di casa, tra Quirinale e Palazzo Chigi. A un anno di distanza i ragazzi del volley tornano a far visita a Mattarelle e Draghi, hanno ancora un oro al collo ma stavolta è quello mondiale, un anno fa era ’solo’ Europeo. Negli annali risulterà la vittoria di domenica sera in campo contro la Polonia, non l’incontro con le massime cariche dello stato, ma state sicuri che nel cuore di questi ragazzi i momenti vissuti ieri a Roma, dopo il rientro col charter da Katowice, avranno un posto altrettanto importante. Perché la vittoria sul campo è stata ottenuta condividendo il pane e il sale, il miele e il fiele, gli onori e gli oneri, i diritti e i doveri. Sono ragazzi che hanno valori, non solo muscoli. E i due presidenti lo hanno riconosciuto.

"Campioni del mondo, benvenuti al Quirinale – ha detto Sergio Mattarella –. I miei complimenti più affettuosi, intensi e sentiti. È stata una serata indimenticabile. Ritrovarvi di nuovo qui, un anno dopo, è una grande soddisfazione. Io cerco di seguire la pallavolo quando posso. Siete una squadra molto giovane, sono a disagio insieme a voi: io il Mondiale del 1998 lo ricordo molto bene". E infatti rivolto a De Giorgi, l’uomo dei record, il Presidente della Repubblica ha aggiunto: "Vincere tre Mondiali da giocatore è stata un’impresa, ma vincerne uno guidando da fuori campo la squadra è ancora più impegnativo. Ho molto ammirato il modo in cui si è rivolto alla squadra durante le partite. La sua tranquillità ha contribuito a dare serenità. Aver consegnato il primo set ai polacchi – ha scherzato Mattarella – è stato un bel gesto di cortesia per lo sportivissimo popolo polacco. È un tratto tipico della pallavolo, la correttezza, il rispetto reciproco. Un esempio per tutti gli altri sport, alcuni dei quali hanno questi tratti, altri ne hanno un po’ meno…".

Poi è toccato a Mario Draghi: "Voglio complimentarmi con tutti voi, a nome del governo, ma anche a nome mio personale. Dopo 24 anni avete riportato il titolo mondiale maschile in Italia – ha detto agli azzurri –, siete entrati nella storia dello sport italiano. Dopo la delusione delle Olimpiadi il vostro movimento è ripartito con determinazione e con caparbietà. Il vostro processo di crescita ci ricorda di che cosa sono capaci i giovani italiani. Lo spirito di squadra, l’unità di intenti, la voglia di lavorare bene insieme pagano sempre, e non solo nello sport".

E chissà a quanti ex ministri sono fischiate le orecchie.