Sabato 20 Aprile 2024

Frase fantasma, Ibra rischia lo stop: Milan pronto al ricorso

di Luca Talotta

L’unica certezza è che bisogna aspettare. Il Milan e Ibra da una parte, il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea dall’altra. Quest’ultimo, domani, si esprimerà su quanto accaduto sabato a Parma, con l’espulsione dell’attaccante svedese n tanto strana quanto poco chiara. Mezze frasi dette, altre intese erroneamente: cos’è successo davvero a Parma? Il giudice sportivo si baserà, ovviamente, sul referto dell’arbitro e su ciò che ha scritto lo stesso al termine della partita. È chiaro che Maresca riporterà quanto ha sentito, al netto se ci sia stato un fraintendimento o meno. Tra le mille ricostruzioni avvenute sui social e non solo, pare infatti che il ‘Mi sembra strano eh’ di Ibrahimovic possa essere stato interpretato da Maresca, distante circa 15 metri dal giocatore ma in uno stadio completamente vuoto, come un ‘Sei bastardo eh’. Supposizioni, che viaggiano sull’onda delle interpretazioni finora personali. La verità scaturirà dalla lettura del già citato referto arbitrale, poi scenderà in campo Mastrandrea. Perché esistono tracce audio, piuttosto chiare, che potrebbero essere sfruttate dal Giudice Sportivo per provare a fare chiarezza. Per quanto riguarda le giornate di squalifica, pare scontata la sospensione di Ibra almeno per un turno. In passato è successo raramente che un giocatore espulso poi non fosse squalificato, il rosso diretto da regolamento equivale automaticamente ad almeno una gara di stop. Domani verrà emesso il comunicato ufficiale: se lo svedese verrà squalificato per una sola giornata, il Milan non presenterà ricorso. Cosa che invece potrebbe fare qualora le giornate fossero due o più, ricorso che sarebbe poi presentato con tanto di prove audio e video a supporto della propria tesi difensiva, cosa che in primo grado di giudizio, invece, non è contemplata. Ora scatta il problema: chi far giocare domenica contro il Genoa a San Siro al posto di Ibra? Da questo punto di vista Pioli può sorridere, perché nelle ultime sei partite di campionato la sua squadra ha mandato a segno ben dieci giocatori diversi: Rebic, Kessie e Leao a Parma, in precedenza Hauge, Calhanoglu, Ibrahimovic, Diaz, Krunic, Dalot e Kjaer. Ed in totale, in Serie A, sono ben 15 (solo Atalanta e Bologna hanno fatto meglio con 16). Come dire forse di Ibra, che tra squalifiche, guai fisici e covid ha già saltato 13 gare, si può anche fare a meno per un turno. Leao in pole per la sua sostituzione, ma c’è anche un’altra pista: Che sia arrivato il tempo di vedere all’opera Mandzukic dal primo minuto?