Gp di Monaco, le pagelle di Leo Turrini

Nove a Leclerc, zero a Binotto. Tutti i voti della folle gara di Montecarlo

Mattia Binotto (Ansa)

Mattia Binotto (Ansa)

Le pagelle di Leo Turrini del Gp di Monaco.

10 PEREZ. Fa la mossa giusta e capitalizza l’investimento. Conquista una vittoria insperata e alla fine se la merita pure. Non è solo un gregario.

9 LECLERC. Povero diavolo. Nemo propheta in patria, davvero. Carletto viene tradito dalla scellerata gestione del muretto Rosso, nemmeno sale sul podio e di colpe lui proprio non ne ha. Peccato.

8 ALONSO. Il vecchio leone ruggisce ancora. La Alpine Renault non è un granché, ma l’ultraquarantenne tiene botta alla grande, inventando un duello rusticano con il vecchio nemico Hamilton. Bravo.

8 VERSTAPPEN. Il miracolato della domenica. Nel senso che senza colpo ferire arriva davanti a Leclerc e consolida il vantaggio nella graduatoria iridata. Talvolta la fortuna aiuta chi non ne avrebbe bisogno.

7 NORRIS. Firma il giro più veloce e non è poco con la McLaren che ha in mano. Tra i drivers dell’ultima generazione è tra i più tosti. Meriterebbe una macchina più competitiva.

7 RUSSELL. Giù il cappello. La Mercedes non è quella del passato e se ne sono accorti tutti. Ma il ragazzo c’è sempre, non ha commesso errori, va a punti in qualunque contesto. Un giorno vincerà il mondiale.

6 HAMILTON. Possiamo ancora considerarla una coincidenza? Per un’altra volta finisce dietro Russell, ormai sta diventando una consuetudine. Spiacevole, per uno che ha vinto sette titoli mondiali.

5 SAINZ. Aveva ragione lui sulla scelta di non fermarsi per le intermedie, ma con tutto il rispetto dovrebbe capire che è suo dovere aiutare Leclerc, non complicargli la vita. Prima ci arriva, meglio è.

0 BINOTTO. Meriterebbe un dieci per la qualità della macchina. Ma ai box è mancata la lucidità nel momento decisivo, la doppia sosta di Leclerc grida vendetta. E un mondiale lo conquisti solo se curi anche i dettagli.

0 LATIFI. Una leggenda. Alla rovescia. Stavolta esce di strada dietro la safety car, giusto per far notare anche al popolo di Montecarlo la sua attitudine all’incidente inutile. Una certezza. Sempre alla rovescia.

Vince Perez, poi Sainz e Verstappen. Leclerc giù dal podio