Giovedì 18 Aprile 2024

F1 Gp di Austin: le pagelle di Leo Turrini

Hamilton leone, Leclerc merita il podio. Sainz fuori, che peccato. La Red Bull perde il suo fondatore, Mateschitz: cambiò la storia della Formula 1

Il podio ad Austin: Verstappen, Hamilton e Leclerc (Ansa)

Il podio ad Austin: Verstappen, Hamilton e Leclerc (Ansa)

Austin (Texas), 23 ottobre 2022 - Il campione del mondo Max Verstappen vince anche  il Gp degli Stati Uniti, disputato sul circuito texano di Austin e valido come 20/a prova del Mondiale di F1. Seconda la Mercedes di Lewis Hamilton. Terzo dalla 12esima posizione deglla griglia il monegasco Charles Leclerc. Ritiro per l'altro ferrarista, lo spagnolo Carlos Sainz, che è stato tamponato dalla Mercedes di George Russell poco dopo il via. Con la vittoria in Texas la Red Bull si aggiudica anche il mondiale costruttori. 

10 DIETER MATESCHITZ. Con la scomparsa del fondatore della Red Bull la Formula Uno ha perso un personaggio che ha contribuito a cambiarne la Storia. Da Vettel a Verstappen, è stato lui a lanciare piloti straordinari.

9 VERSTAPPEN. Nega ad Hamilton il premio di consolazione della prima vittoria stagionale, nonostante un errore del suo box. E la Red Bull vince anche il titolo costruttori.

9 HAMILTON. Splendido leone, sfiora l’impresa ma l’olandese ha deciso di non concedergli nemmeno le briciole. Ma talento e cuore ci sono ancora.

8 LECLERC. Fa una grande gara, grazie anche alla squadra che finalmente sfrutta alla perfezione una opportunità offerta da una safety car. Un podio meritatissimo. 

8 STEFANO DOMENICALI. Nel week end di Austin la Formula Uno ha richiamato sugli spalti 440mila spettatori. Un record incredibile, propiziato dal lavoro del manager italiano. 

4 RICCIARDO. L’australiano ormai si trascina di circuito in circuito, completamente demotivato. Il suo tracollo e’ incomprensibile: in Red Bull talvolta batteva pure Verstappen…

3 BOTTAS. D’accordo, la Sauber Alfa Romeo non può essere paragonata alla Mercedes che era abituato a guidare ma il veterano finlandese sta commettendo troppi errori.

0 STROLL. Naturalmente non l’ha fatto apposta, ma la manovra ai danni di Alonso è imperdonabile. Va bene che tanto paga papà, eppure c’è un limite a tutto.

0 BEN SULAYEM. È il successore di Jean Todt sulla poltronissima Fia. Sta gestendo il caso Red Bull come se si trattasse di un affare privato, quando invece coinvolge milioni di appassionati. Non si fa così.

NG SAINZ. Non parte bene, ma a distruggere il suo sogno figlio di una pole strameritata provvede la sciagurata manovra di Russell. Che peccato.