Martedì 23 Aprile 2024

Nuovo pilota Ferrari, la griglia di Leo Turrini. La pole, l'outsider e il sogno

L'identikit del successore di Vettel, dopo l'addio del tedesco che non ha rinnovato per il 2021

Sebastian Vettel (Ansa)

Sebastian Vettel (Ansa)

Maranello, 12 maggio 2020 - Chi dopo Vettel? La certificazione anticipata del divorzio tra Seb e la Ferrari rende obbligatoria una indagine sull’identikit del successore. Il nome più gettonato resta quello di Carlos Sainz. Figlio d’arte (il padre è stato un gigante nei rally), ha già comunicato in McLaren di non voler restare. Piace per la solidità, è giovane ma non inesperto e ha il vantaggio di costare relativamente poco. Contro indicazione: non è un nome “da Ferrari”, non esce come Leclerc dal vivaio della Scuderia e non suscita entusiasmi tra i fans. Ma è il favorito, complice anche il fatto che non creerebbe problemi, almeno in partenza, alla leadership di Leclerc.

L’outsider è Bottas. Gli scade il contratto in Mercedes, a Maranello verrebbe a piedi e porterebbe il know how della Stella d’Argento. Ma non verrebbe gratis e non accetterebbe il ruolo di gregario del Principe di Monaco. A uno che ha fatto da spalla a Lewis Hamilton, certe cose non le puoi chiedere (come non si potevano chiedere a Vettel...).  Daniel Ricciardo sarebbe perfetto ma a Maranello ritengono sia già d’accordo con la McLaren.

Poi ci sarebbe Antonio Giovinazzi. L’italiano dell’Alfa è attualmente il terzo pilota Ferrari. Dovrebbe crescere e tanto per convincere Mattia Binotto a rinunciare a Sainz. Infine, il sogno. Schumi 2. Il figlio della Leggenda. È un allievo della Accademia del Cavallino ma ancora deve dimostrare per intero il suo valore in Formula 2. Se ne riparlerà, semmai, fra due anni. Riassumendo. Sainz 80%. Bottas 10%. Ricciardo 5% Giovinazzi 4% Schumi Jr 1%