Giovedì 18 Aprile 2024

E' morto Niki Lauda, leggenda della Formula Uno

L'ex pilota austriaco aveva 70 anni. In carriera fu tre volte campione del mondo, due con la Ferrari e una con la McLaren. Il commosso ricordo di Montezemolo

Lauda e Prost ai tempi della McLaren, 1983 (Lapresse)

Lauda e Prost ai tempi della McLaren, 1983 (Lapresse)

Berna, 21 maggio 2019 - Addio a Niki Lauda. Uno dei più grandi campioni di sempre della Formula Uno è morto all'età di 70 anni in una clinica svizzera. "Con profondo dolore annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente circondato dalla sua famiglia lunedì 20 maggio 2019. I suoi successi unici come sportivo e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili", hanno comunicato i familiari in una nota. La scorsa estate l'ex pilota e imprenditore aveva dovuto sottoporsi a un complicato trapianto di polmoni e, attualmente, si trovava in un centro di riabilitazione per una dialisi per problemi ai reni. 

Addio Lauda, vivrai per sempre nei nostri cuori - di Leo Turrini

Addio a Niki Lauda (Lapresse)
Addio a Niki Lauda (Lapresse)

Ciao Lauda, è stato un onore conoscerti - di Leo Turrini

Nato a Vienna il 22 febbraio del 1949, Lauda è stato campione del mondo di Formula Uno nel 1975 e nel 1977 con la Ferrari e di nuovo nel 1984 con la McLaren. 

IMPRENDITORE - Al di là della pista, Lauda ha raccolto successi anche come imprenditore: ha fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki e dal 2012 era presidente esecutivo della scuderia tedesca Mercedes Amg F1. Molto meticoloso, era soprannominato "il computer", capiva subito, anche il più piccolo difetto, delle monoposto di cui era al volante. 

NURBURGRING - Vincente con la Ferrari, nell'agosto del 1976 la tragedia che gli segnò la vita: uno spaventoso incidente sul circuito del Nurburgring, Lauda fu avvolto dalle fiamme e rimase sfigurato. E proprio in questa occasione venne fuori tutto il suo carattere: tutti avrebbero mollato, ma lui tornò in pista sottolineando come l'auto si "guida con il sedere" e non con la faccia. 

I SUCCESSI - La sua è stata una carriera invidiabile che conta 171 Gran Premi, di cui 25 vinti, con 24 pole position e altrettanti giri veloci. La passione per l'automobilismo gli era nata da giovane, nonostante i suoi genitori non fossero d'accordo (la sua era una ricca famiglia di banchieri). Una passione talmente forte che, una volta abbandonati gli studi universitari, chiese un prestito ad alcune banche comprando la sua prima vettura per prendere parte a competizioni automobilistiche. 

LA CARRIERA - Gli esordi delll'austriaco furono nel campionato di Formula Vee, e successivamente in quello della Formula 3. Infine arrrivò al team March in Formula 2. Il suo debutto nella Formula Uno risale al 1971, nel GP di casa, in Austria. Lauda guida una March, ma la partenza non è dei migliori: dopo appena una ventina di giri è costretto al ritiro. La stagione successiva, anche perchè le March non erano competitive, non riuscì a segnare alcun punto in tutto il mondiale. 

Nel 1973 pagò per poter correre con la BRM, e visto che i risultati arrivavano, nel 1974 passò alla Ferrari. Subito nel 1975 vinse con il Cavallino di Maranello il suo primo Mondiale. Anche lì partì maluccio, poi ottenne cinque podi di fila, quattro vittorie e un secondo posto: alla fine trionfò.

Come detto vinse il mondiale anche nel 1977, sempre con la Ferrari, e nel 1984 con la McLaren. Nel 1976 fu vittima del terribile incidente sul Nurburgring. Anche se tornato alle corse, tre anni dopo si ritirò, era il 1979. Tornò e vinse con la McLaren e nel 1985 lasciò il Circus definitivamente. 

UNA VITA DA FILM - La sua vita, da pilota a imprenditore e uomo Mercedes, e la sua rivalità con James Hunt, furono riprese nel film 'Rush', dove è ben raccontato il dramma del terribile incidente al Nurburgring. Il terribile schianto è raccontato anche nel documentario diretto da Hannes Michael Schalle, 'Lauda: The Untold Story', attraverso una serie di filmati inediti, testimonianze dirette e interviste esclusive.

LAUDA: THE UNTOLD STORY

RUSH, TRAILER

MONTEZEMOLO: CAMPIONE LEALE, AMICO SINCERO - Commosso il ricordo dell'amico Luca Cordero di Montezemolo: "Caro Niki, grande e vero amico da cinquant'anni, ti penso tanto e la tua scomparsa lascia un enorme vuoto dentro di me". L'ex presidente della Ferrari continua: "Con te ho vissuto alcuni dei momenti più belli della mia vita, abbiamo condiviso tante indimenticabili vittorie della Ferrari e siamo sempre stati uniti da grande affetto, anche quando ci siamo trovati a competere in campi avversi. Sei stato un grande Campione, un Campione del Mondo in pista e fuori, un amico sincero, un uomo diretto e leale. Sono vicino con grande affetto ai tuoi figli e a tua moglie e invito tutti i nostri tifosi a rivolgere un ultimo grande applauso a te, indimenticabile Campione", conclude.

Lauda e Montezemolo  (combo)
Lauda e Montezemolo (combo)

L'AMORE - Lauda nella sua vita si è sposato due volte. La prima l'anno dell'incidente con Marlene Knaus. Lei gli fu particolarmente vicina durante il periodo del Nurburgring. Insieme hanno avuto due figli, Lucas, nato nel 1979, e Mathias, nato nel 1981, e anch'egli pilota. Il divorzio arrivò nel 1991. Un terzo figlio, Christoph, nacque nel 1982 da una relazione extraconiugale.

In seconde nozze Lauda si unì nel 2008 con una hostess che lavorava nella seconda compagnia aerea da lui fondata, la Fly Niki, Birgit Wetzinger. La seconda moglie gli ha dato altri due figli, i gemelli Max e Mia, nel 2009. Birgit arrivò a donargli un rene nel 2005, per aiutarlo nella malattia che lo aveva colpito già da molti anni, probabilmente uno strascico dell'incidente del 1976. Nel 1997 Lauda aveva già subito un altro trapianto di rene, questa volta donatogli dal fratello Florian.