Barcellona, 12 maggio 2018 - Ancora nel segno delle Mercedes la terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Spagna, quinto appuntamento stagionale del Mondiale di Formula Uno (dei 21 totali previsti in calendario) in programma sul circuito di Barcellona. E' di nuovo Lewis Hamilton il più veloce, il britannico con la sua Freccia d'argento ha fatto segnare il nuovo record della pista in 1'17"281. Valtteri Bottas, primo nei test iniziali e quinto nelle seconde libere, si è visto così sfilare il miglior tempo per appena 13 millesimi proprio dal suo compagno. Le qualifiche alle ore 15.
The championship leader is on top heading into qualifying Both @HaasF1Team cars make the top 10 💪#SpanishGP 🇪🇸 #F1 pic.twitter.com/O0RVXxv7A9
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Le due Ferrari inseguono, con Sebastian Vettel terzo a 0"269, e Kimi Raikkonen quarto a tre decimi netti da Hamilton. Daniel Ricciardo con la Red Bull è quinto davanti a Kevin Magnussen su Haas. Settimo il compagno Romain Grosjean. Ottavo Carlos Sainz su Renault. Nono Fernando Alonso su McLaren, solo 12esimo Max Verstappen. Nel finale brutto incidente per Brendon Hartley con la sua Toro Rosso.
Will @BrendonHartley's car be ready for qualifying after this big shunt in FP3?#SpanishGP 🇪🇸 #F1 pic.twitter.com/ZEGViMxJjS
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Dopo il miglior crono di Bottas al mattino, a comandare la seconda sessione sul circuit de Catalunya era stata la Freccia d'argento di Lewis Hamilton. Seguito da Daniel Ricciardo e dalla RedBull di Max Verstappen. Quarta la Ferrari di Sebastian Vettel. Quinto il finlandese Bottas, subito dietro l'altra rossa di Kimi Raikkonen.
Formula 1 Gp Spagna 2018, orari tv (diretta Sky e differita Tv8)
Formula 1 2018, il calendario completo delle gare
LIBERE 2, RISULTATI E TEMPI
FP2 CLASSIFICATION@LewisHamilton on top, with @redbullracing breathing down his neck This could get interesting 👀#F1 🇪🇸 #SpanishGP pic.twitter.com/y0TkWzFVnq
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IL PUNTO - di LEO TURRINI
Bei tempi, quando sulle monoposto di F1 gli specchietti retrovisori servivano al pilota giusto per controllare cosa stava combinando chi lo inseguiva. E talvolta nemmeno a quello, se si pensa alle tante vittorie che personaggi come Ayrton Senna e Michael Schumacher hanno ottenuto con… ciclistico vantaggio da tappa in salita sui concorrenti! Ma il mondo cambia e il mondiale di F1 pure. Oggi, nel nuovo millennio, persino uno specchietto retrovisore può assumere, forse, una funzione decisiva ai fini del risultato. Non sto scherzando: a questo stanno pensando, malignamente, gli avversari della Ferrari.
Cercherò di spiegarmi. Ieri a Barcellona, dove stamattina iniziano le prove libere del Gp di Spagna (domani dalle 15 le qualifiche, domenica alle 15,10 la gara, diretta Sky), la Rossa si è presentata con una sorpresa. Su Halo (che sarebbe, anzi è, quella specie di gigantesca ciabatta infradito collocata davanti a chi guida) sono spuntati, appunto, gli specchietti retrovisori. La soluzione è sperimentale, cioè non è detto che sarà ‘confermata’: debbono essere calcolati con attenzione gli eventuali benefici. Ma si tratta di un ulteriore indizio: gli ingegneri che lavorano sulla SF 71 H non rinunciano ad esplorare qualunque ipotesi. E siccome di recente la federazione internazionale ha ammesso la possibilità di montare gli specchietti su Halo, perché non provare? Naturalmente, la mossa ha agitato i rivali, che si sono affrettati a chiedere chiarimenti alla Fia.
Non è che la trovata (in sé geniale, va detto) possa garantire un bonus illegale in termini di aerodinamica? In F1 le battaglie procedurali sono un campionato nel campionato: a volte da una interpretazione della norma può dipendere il salto di qualità di una macchina. Ora, io dubito che gli specchietti siano in grado di capovolgere le gerarchie e del resto fin qui la Ferrari è stata la vettura più veloce praticamente su ogni pista, anche se incredibilmente il leader della classifica è Hamilton. Ad ogni modo, per completezza di informazione, sarà qui riferito che la federazione, per bocca del greco Nikolas Tombazis, in passato tecnico del Cavallino, ha promesso di vigilare: le norme saranno rispettate, a patto che chi le ha scritte sia capace di comprenderle (sembra uno scherzo, invece vi assicuro che, di complicazione in complicazione, così stanno le cose, ai box e dintorni). Bene. Da oggi in pista si fa sul serio. Vettel ha detto che la Rossa è pronta per tornare al successo e ha aggiunto che di titolo parlerà ad ottobre, adesso è troppo presto. Saggio proponimento. Nell’attesa, mi auguro che negli specchietti retrovisori suoi e di Kimi si vedano le Mercedes e le Red Bull...
CLASSIFICA TOP TEN DEL MONDIALE
1 Lewis Hamilton 70
2 Sebastian Vettel 66
3 Kimi Raikkonen 48
4 Valtteri Bottas 40
5 Daniel Ricciardo 37
6 Fernando Alonso 28
7 Nico Hulkenberg 22
8 Max Verstappen 18
9 Sergio Perez 15
10 Carlos Sainz 13