Silverstone, 9 luglio 2018 - La notte porta consiglio, e così è stato per Lewis Hamilton, che smaltita la rabbia per il secondo posto nel Gp di casa, dovuto anche a un errore di Kimi Raikkonen, oggi accetta le scuse del finlandese dopo che ieri non gli aveva nemmeno stretto la mano nel post gara.
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"Kimi mi ha detto scusa e io accetto e guardo avanti". Il giorno dopo le polemiche per il tamponamento al via a Silverstone, il diretto interessato della Mercedes, chiude il caso accettando con un post su Instagram stories le scuse del pilota finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen, che lo aveva speronato a inizio gara, costringendolo a una difficile rimonta.
La rabbia di Lewis e il sorriso di Seb
"È stato un incidente di gara e nulla di più" ammette il campione del mondo delle Frecce d'argento: "A volte diciamo delle stupidaggini a da questo impariamo".
Un gesto che potrebbe anche far rientrare la tensione tra i due team, esplosa per le dichiarazioni dell'ex ingegnere Ferrari James Allison, ora alla Mercedes, e fatte proprie dal team manager Toto Wolff. Allison aveva accusato Maranello di essere: "Incompetenti". Gli aveva subito risposto il team principal Ferrari, Maurizio Arrivabene, che non aveva gradito la mancanza di stile degli avversari: "Se veramente ha detto una cosa del genere, dovrebbe vergognarsi. Ha lavorato molti anni a Maranello (James Allison ndr) e due lire da Maranello le ha portate via. Bisogna essere eleganti e saper perdere". E aggiungendo: "Se vogliono insegnarci a essere dei gentleman, cominci lui per primo. Mi ha veramente dato fastidio, poi incompetente a chi? A Kimi? Chi è lui per giudicare un pilota in macchina", ha chiuso, quasi volesse non andar oltre, anche perché il campionato è ancora lungo.
Wolff alla Ferrari: "Incompetenti". Arrivabene: "Vergognati"
Ora la palla passa alla Mercedes: a Maranello aspettano le scuse di Wolff e Allison.