Venerdì 19 Aprile 2024

F1 Gp Messico 2018, Ricciardo in pole. La griglia di partenza

Red Bull velocissime, zampata dell'australiano nel finale. Segue Verstappen. Hamilton e Vettel in seconda fila

Daniel Ricciardo (Ansa)

Daniel Ricciardo (Ansa)

Città del Messico, 27 ottobre 2018 - Con una zampata nell'ultimo tentativo in Q3, Daniel Ricciardo ha strappato la pole position del Gp del Messico 2018, decisivo per il titolo Mondiale di Formula 1, al compagno di team Max Verstappen che aveva dominato nelle tre sessioni di libere. L'australiano della Red Bull, con il tempo di 1'14"759, ha battuto di soli 26 millesimi l'olandese. In seconda fila scatteranno Lewis Hamilton su Mercedes e Sebastian Vettel su Ferrari. La terza fila parla finlandese con Valtteri Bottas affiancato da Kimi Raikkonen. In quarta le due Renault di Hulkenberg e Sainz e in quinta le Alfa Romeo Sauber di Leclerc ed Ericsson.

La griglia di partenza:

1. Daniel Ricciardo (Aus/Red Bull) 1'14"759, 2. Max Verstappen (Ola/Red Bull)1'14"785,  3. Lewis Hamilton (Gbr/Mercedes) 1'14"894, 4. Sebastian Vettel (Ger/Ferrari) 1'14"970,  5. Valtteri Bottas (Fin/Mercedes) 1'15"160, 6. Kimi Raikkonen (Fin/Ferrari) 1'15"330,  7. Nicolas Hulkenberg (Ger/Renault) 1'15"827, 8. Carlos Sainz (Spa/Renault) 1'16"084,  9. Charles Leclerc (Mon/Sauber) 1'16"189, 10. Marcus Ericsson (Sve/Sauber) 1'16"513.  11. Esteban Ocon (Fra/Force India) 1'16"844, 12. Fernando Alonso (Spa/McLaren) 1'16"871,  13. Sergio Perez (Mes/Force India) 1'17"167, 14. Brendon Hartley (Nzl/Toro Rosso) 1'17"184, 15. Stoffel Vandoorne (Bel/McLaren) 1'16"966, 16. Kevin Magnussen (Dan/Haas) 1'17"599,  17. Lance Stroll (Can/Williams) 1'17"689, 18. Romain Grosjean (Fra/Haas) 1'16"911,  19. Sergey Sirotkin (Rus/Williams) 1'17"886, 20. Pierre Gasly (Fra/Toro Rosso).  

RICCIARDO: Daniel Ricciardo soddisfatto per la pole all'ultimo tentativo: "Sapevo di avere potenziale che c'era lì da qualche parte. Non abbiamo fatto delle libere perfette. Max ha avuto un grande passo e sapevo che dovevo mettere insieme un giro pulito. Alla fine, ho sentito che ero in pole e mi sono rilassato un attimo". L'australiano conclude: "Montecarlo è l'unico posto in cui avevo fatto la pole. E' bellissimo per il team, ho soffiato il primo tempo a Max".

VERSTAPPEN: Max Verstappen visibilmente deluso per un finale inaspettato dopo tre libere dominate: "Un po' tutte le qualifiche hanno fatto schifo per me. Ho fatto degli errori in frenata e non sono riuscito ad adempiere alle promesse fatte ma il secondo posto non è male". L'olandese che domani partirà alle spalle del compagno di scuderia: "Se riuscirò a risolvere i problemi per domani? Non ne sono sicuro ma domani vedremo".

HAMILTON: Il pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, in vista del Mondiale, si tiene stretto il suo terzo posto, proprio davanti a Vettel: "Sono davvero molto contento, ieri è stato molto difficile. Eravamo molto più dietro, non ci aspettavamo di arrivare a questo risultato. Essere dietro le Red Bull non è negativo. La Mercedes ha fatto un buon lavoro. Il terzo posto non è male. Lotterò per fare il massimo, ma ci sono due Tori davanti". 

VETTEL: "Le Red Bull hanno fatto la differenza nelle curve. Sono abbastanza contento, perché abbiamo fatto una buona sessione. La macchina andava bene, siamo arrivati molto vicini". Sebastian Vettel, ai microfoni di Sky Sport, commenta così il quarto posto in griglia: "Sono contento del primo tentativo che ho fatto nel Q3, nel secondo sapevo che dovevo provare qualcosa di più. Ci manca carico aerodinamico e perdiamo tempo nelle curve, ma andiamo bene nei rettilinei. La strada è lunga fino alla curva 1. Vedremo, poi tutto sarà deciso dalle gomme", ha concluso il tedesco della Ferrari.

RAIKKONEN: Kimi Raikkonen pronto a dar battaglia dal suo sesto posto: "Credo che di mattina siamo andati molto meglio rispetto a ieri. Non sono riuscito a mettere insieme un giro perfetto. Vedremo domani come andrà, sicuramente il rettilineo è molto lungo. Cercheremo di partire bene e di tenerci pronti per la battaglia nelle prime curve".   

Gp Messico, orari tv (diretta Sky e Tv8)

MOMENTI CLOU 

Pole Position di Daniel Ricciardo su Red Bull

Q3: zampata di Ricciardo nell'ultimo giro: 1'14"759. Verstappen dietro a + 0"026

Q3: ultimi tentativi per la pole

Q3, Vettel a +0"185 dall'olandese.

Q3: Verstappen velocissimo 1'14"785

Via al Q3

Q2: vola Max Verstappen nella Q2. L'olandese della Red Bull ha ottenuto il miglior tempo di 1'15"640, precedendo di 4 millesimi Lewis Hamilton e di 75 Sebastian Vettel. A due decimi l'altra Red Bull di Daniel Ricciardo, davanti a Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen a tre decimi e mezzo. In Q3 anche le due Renault di Hilkenberg e Sainz e le Alfa Romeo Sauber di Leclerc ed Ericsson. 

Q2, eliminati: Ocon (Force India), Alonso (McLaren), Perez (Froce India), Hartley e Gasly (Toro Rosso).

Q2: Vettel col terzo tempo

Q2: Verstappen meglio delle Mercedes

Q2 al via

Q1: Valtteri Bottas è stato il più veloce. Il finlandese della Mercedes ha fermato il cronometro col nuovo record della pista in 1'15"580. Più lenti di 93 millesimi il compagno di team Lewis Hamilton e le due Red Bull di Max Verstappen e Daniel Ricciardo. Quinto Sebastian Vettel e ottavo Kimi Raikkonen con la Ferrari. 

Q1: Eliminati: Grosjean (Haas), Vandoorne (McLaren), Magnussen (Haas) e Stroll e Sirotkin (Williams). 

- Risposta Mercedes alle Red Bull

- i più veloci nei settori del circuito

- Volano le due Red Bull

- Vettel subito veloce, ma piccola escursione fuori pista.

Via al Q1

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Classifica piloti - Costruttori

IL PUNTO Mercedes, ok ai cerchi "sospetti" - di LEO TURRINI

In attesa di festeggiare il quinto titolo mondiale di Lewis Hamilton, la Mercedes supera un altro esame. Stavolta non in pista, ma a tavolino. Succede questo. Nel cuore dell’estate, quando il duello iridato con la Rossa di Seb Vettel conosceva la fase più intensa, gli ingegneri della Freccia d’Argento se ne sono usciti con una trovata. Geniale, ma dai contorni vagamente discutibili. In sintesi. I tecnici della Mercedes si sono messi a... sforacchiare i cerchi delle ruote. Hanno cioè creato buchi per favorire la circolazione dell’aria sulla monoposto, in modo da migliorare la stabilità della vettura in pista riducendo nel contempo l’uscita delle gomme. Detta così, sembra una soluzione semplice. Ma naturalmente dietro c’è una esasperata ricerca tecnologica, in nome di sofisticatissime elucubrazioni. E ha funzionato: da Monza in poi, la Mercedes ha risolto un sacco di problemi ed è stata battuta solo una volta, domenica scorsa in Texas dalla Ferrari di Kimi Raikkonen. Solo che...

Solo che era stato avanzato il sospetto che i tecnici di Hamilton avessero aggirato il regolamento, che tassativamente vieta "aiutini" aerodinamici. La Ferrari aveva chiesto delucidazioni alla federazione internazionale, evitando di inoltrare reclami. La risposta della Fia era stata favorevole alla Mercedes, con la precisazione che era comunque necessario non spingersi oltre. Tradotto: i buchi che avete fatto vanno bene, però non aggiungetene altri. A questo punto Toto Wolff ha compiuto la mossa del cavallo: alla vigilia del Gran Premio del Messico (stasera dalle 20 la caccia alla pole, domani alle 20,10 il via alla corsa, diretta Sky e Tv8) il capo delle Frecce d’Argento si è rivolto direttamente ai commissari della gara, per chiedere un ulteriore via libera. Che è puntualmente arrivato: per i giudici di Mexico City, i cerchi in stile groviera, così come installati sulle monoposto di Hamilton e di Bottas, sono conformi al regolamento.

La vicenda potrebbe chiudersi qui: unica possibilità di riaprirla, per la Ferrari come per qualunque altro concorrente, presentare un reclamo ufficiale, sul quale l’ultima parola spetterebbe al tribunale d’appello della Fia. Ma si tratta di una eventualità al momento non contemplata. Di sicuro sarebbe preferibile, lo dico e lo scrivo da appassionato, una Formula Uno più semplice, con norme sottratte ad interpretazioni dubbie (anche la batteria della Ferrari è stata contestata dietro le quinte): purtroppo, però, la mamma dei furbetti del quartierino è sempre incinta! Vedremo come si evolveranno le

Profondo Rosso, il blog di Leo Turrini