F1, Gp Austria: le pagelle di Leo Turrini

Promossi e bocciati di una gara al cardiopalma

Leclerc festeggia con il team Ferrari la vittoria al Gp d'Austria (Ansa)

Leclerc festeggia con il team Ferrari la vittoria al Gp d'Austria (Ansa)

Roma, 10 luglio 2022 - Al Gp d'Austra la Ferrari sorride a metà: Leclerc vince davanti a Verstappen, Sainz è costretto al ritiro con la monoposto andata letteralmente a fuoco. Ecco le pagelle della gara con promossi e bocciati.

Classifiche: piloti / costruttori

Leclerc: 10

Imperiale. Sorpassa tre volte Verstappen sulla pista della Red Bull. Soffre nel finale con l’acceleratore ma avrebbe vinto anche arrivando a piedi. Grandissimo.

Schumacher: 9

Sempre meglio. Ottiene il miglior risultato in carriera, dando un senso ai progressi notati di recente. Sta finalmente imparando il mestiere e si vede. Bravo.

Binotto: 8

Meriterebbe di più anche per il modo in cui ha gestito una folle settimana di polemiche. Ma l’arrosto sulla macchina di Sainz attenua il gusto di una esemplare rivincita di squadra.

Sainz: 8

Stava facendo il suo quando la macchina lo lascia ai piedi. Peccato, anche per la classifica costruttori. Ma per tutto il week end ha ribadito una ammirevole consistenza.

Alonso: 7

Eterno. Vien davvero da pensare a cosa potrebbe combinare se solo disponesse di una vettura competitiva. È tignoso, cattivo, persino ostile nei confronti di colleghi molto più giovani.

Hamilton: 7

Il podio è un gentile regalo della Ferrari tramite Sainz ma è giusto dare atto al sette volte campione del mondo di aver recuperato lo smalto che a primavera sembrava scomparso.

Verstappen: 7

Deve inchinarsi alla superiorità schiacciante della Ferrari. Prende atto della situazione, non fa numeri da circo e con il secondo posto finale limita i danni. Togliergli la corona sarà dura.

Russell: 5

Per essere buono e’ buono, ci mancherebbe. Ma pecca di entusiasmo al via, rimedia una penalizzazione, dopo rimonta con il piglio giusto però l’errore su Perez gli costa un possibile podio.

Stroll: 4

Il posto non glielo toglie nessuno, essendo il padre il proprietario della Aston Martin. Di sicuro se in Formula Uno esistesse la meritocrazia il volante lo avrebbe già perso.

Perez: ng

Russell lo castiga in partenza e le ambizioni del messicano svaniscono in partenza. Verstappen perde un alleato prezioso nella lotta contro i due ferraristi.