Giovedì 25 Aprile 2024

Formula 1 Gp d'Australia 2018, orari tv (diretta Sky e differita Tv8)

Si riaccendono i motori, il circus riparte da Melbourne. Sarà ancora sfida fa Ferrari e Mercedes, ma occhi puntati anche sulla Red Bull Formula 1 2018, il calendario completo delle gare Formula 1, la rivoluzione degli orari

Vettel pronto a scendere in pista a Melbourne (Lapresse)

Vettel pronto a scendere in pista a Melbourne (Lapresse)

Melbourne, 22 marzo 2018 - Attesa finita, la Formula Uno esce dai box. Domenica parte il Mondiale 2018 e, come da tradizione, si inizia con il Gp d'Australia. I test pre-campionato hanno chiarito poco, ma acceso le speranze dei tifosi dei vari piloti e scuderie. La Ferrari con la sua SF71-H si è mostrata veloce e affidabile. Come spesso accade, invece, la Mercedes si è un po' nascosta. Niente ricerca della prestazione cronometrica, ma tanto lavoro per capire se la nuova W09 potrà dettare il ritmo in gara come ha fatto soprattutto nella seconda parte della stagione passata, la monoposto che l’ha preceduta. Molte aspettative ci sono anche per la Red Bull, forse la vettura che è maggiormente cambiata rispetto all’anno scorso.  Ecco qui una breve guida al primo weekend di F1 2018, con gli orari tv di libere, qualifiche e gara. 

Formula 1 2018, il calendario completo delle gare

Il Gran Premio d’Australia si potrà seguire in diretta in eslusiva su Sky Sport F1 (canale 207) e in chiaro, in differita, su Tv8. Questi dunque gli orari di questo weekend dedicato ai motori: 

Venerdì 23 marzo Ore 2: prove libere 1 ore 6: prove libere 2

Sabato 24 marzo Ore 4: prove libere 3 Ore 7: qualifiche (trasmesse in differita su Tv8 dalle 19)

Domenica 25 marzo Ore 7.10: la gara (trasmesse in differita su Tv8 dalle 21)

Gigi Hadid

L'INTERVISTA A PIERO FERRARI di Leo Turrini - Con il Gran Premio di Australia inizia la nuova stagione della Formula Uno. A trent’anni dalla scomparsa del Drake di Maranello, ho voluto fare un viaggio tra passato, presente e futuro con Piero Ferrari, figlio del Fondatore, vicepresidente della azienda più amata dagli italiani, nonché grandissimo intenditore di corse!

Piero, è ottimista o pessimista? "Eh, siamo al primo compito in classe! Abbiamo studiato, ci siamo preparati. Adesso siamo pronti per il voto in pagella".

Sensazioni? "E' stato fatto un grande lavoro, con la passione che appartiene da sempre alle donne e agli uomini che sono al servizio della Ferrari".

Beh, non mi ha risposto. "Vede, ormai nell’automobilismo le differenze si sono ridotte a pochi decimi, se non addirittura a centesimi. Io la sfera di cristallo non ce l’ho. Andiamo in pista, con Vettel e con Raikkonen, per verificare la qualità del nostro impegno".

A lei piace questa Formula Uno post moderna? Meglio ancora e se posso permettermi: a suo padre piacerebbe? "Penso, credo di sì. Parlo per me, ma immagino di avere il diritto di interpretare quella che sarebbe stata l’opinione di papà. Posso?"

Prego. "La cosa buona di questa Formula Uno, al di là dei risultati che in epoca recente non ci hanno premiato, è che il motore è tornato ad occupare un ruolo dominante".

La mitica power unit. "Esatto. A uno che si chiama Ferrari non poteva essere gradita una filosofia che metteva la aerodinamica, come per molte stagioni è accaduto, al primo posto nella determinazione delle prestazioni".

Gli scarichi soffiati e quegli accidenti lì. "Più o meno. Per la Ferrari la competizione è espressione di una tecnologia qualificatissima, applicabile alla produzione di serie. Il motore, nelle sue declinazioni attuali, deve essere il cuore di tutto. In questo senso, la Formula Uno del 2018 piace a me e piacerebbe anche a mio padre".

A patto di vincere. "L’obiettivo non cambia mai, se costruisci una macchina Rossa".

Nei trent’anni dopo il Drake, Schumi ha conquistato sette titoli, Hamilton e Vettel quattro a testa, Senna sta a quota tre… "E immagino lei vorrebbe sapere chi papà avrebbe apprezzato di più, giusto?"

Indovinato. "Enzo Ferrari ebbe il tempo di ammirare il giovane Senna e cercò anche di metterlo sotto contratto. Ma per caratteristiche, tra i campioni che lei ha citato, si sarebbe identificato in Schumacher".

Come mai? "Forse Michael è stato l’ultimo asso del volante in grado di fare la differenza anche quando non disponeva della vettura più veloce. Il tedesco ci metteva del suo. In questo, probabilmente, ha segnato e concluso un’epoca irripetibile".

Con il mondiale 2018 in partenza, il suo presidente Marchionne come sta vivendo la vigilia? "Aspetta, come me e come tutti i tifosi del Cavallino, il voto per il primo compito in classe. Ci teniamo tanto e intanto pensiamo alla azienda, che continua ad andare molto bene e che ha grandi progetti di sviluppo".

E' vero che suo nipote Enzino, oggi trentenne, potrebbe assumere un ruolo a Maranello? "Mio nipote ha trent’anni e ha esaurito una bella esperienza nel Motomondiale, lavorava nell’area delle sponsorizzazioni. Sta programmando il suo futuro".

Allora presto avremo un altro Enzo Ferrari in fabbrica. "Deciderà lui".