Formula 1, la Rossa si fa rosa. Più donne per la riscossa Ferrari

Mendoza, Hoffer e Reeve in ruoli chiave

Jane Reeve guida la comunicazione Ferrari

Jane Reeve guida la comunicazione Ferrari

Manama (Bahrein), 28 marzo 2019 - La Rossa si fa rosa. Alla vigilia del Gran Premio del Bahrein (da domani le prove libere nel deserto di Sakhir), in Ferrari aumenta il peso della componente femminile. Partendo proprio dall’importantissimo reparto corse. Dallo scorso 20 marzo, la responsabilità del controllo qualità su tutte le componenti della SF90 di Vettel e Leclerc è affidata a Maria Mendoza. Quarantaquattrenne ingegnere spagnolo, Maria era stata portata a Maranello da Sergio Marchionne nell’autunno del 2017. L’allora presidente aveva imparato ad apprezzare le competenze della Mendoza in Fiat Chrysler e l’aveva portata in Ferrari, dove ora le mansioni della professionista iberica vengono collegate in maniera più incisiva alla macchina da Gran Premio.

Non a caso l’efficacia del controllo qualità fu uno dei pilastri dell’epoca aurea di Montezemolo, Todt e Schumacher. E proprio i dubbi sulla consistenza della SF90, spesso bloccata da noie di varia natura (scarichi, raffreddamento, impianto elettrico) durante i test precampionato di Barcellona, possono fornire una ipotesi di spiegazione del flop registrato sul circuito dell’Albert Park a Melbourne. Una donna è stata collocata anche al vertice della area media in Formula Uno. Già in Australia ha debuttato nel ruolo Silvia Hoffer, bolzanina, una lunga esperienza ai box per conto di scuderie britanniche. A lei spetta il compito di governare l’immagine della Ferrari da corsa. Beninteso la Mercedes non si batte con i sorrisi ma è importante, nell’era dei social invasivi e impertinenti, avere un approccio “friendly”, cioè amichevole, con i tifosi. Si tingerà di rosa, per la prima volta nella storia della azienda diMaranello, anche la leadership dell’intera comunicazione. Dopo quasi dodici anni di impeccabile magistero, Stefano Lai lascia la Ferrari. A sostituirlo è stata chiamata la britannica Jane Reeve.