F1 Giappone 2019, le pagelle di Leo Turrini. Disastro Ferrari in partenza

Dieci a Toto Wolf: sotto la sua guida Mercedes ha vinto 6 mondiali costruttori consecutivi. Vettel 7: errore e commovente resistenza finale su Hamilton

Sebastian Vettel, partenza da dimenticare, ma grande gara (Ansa)

Sebastian Vettel, partenza da dimenticare, ma grande gara (Ansa)

Suzuka (Giappone), 13 ottobre 2019 - Valtteri Bottas su Mercedes ha vinto Gran Premio di Formula 1 in Giappone. Il finlandese ha preceduto Sebastian Vettel con la Ferrari e il compagno di team Mercedes, Lewis Hamilton. Charles Leclerc è arrivato solo sestosulla seconda Rossa. La Mercedes ha conquistato il sesto campionato mondiale consecutivo con il suo doppio podio. A Suzuka succede di tutto alla partenza: sospetto falso start per il tedesco della Ferrari. Prima sotto investigazione e poi graziato. Charles Leclerc disastro: contatto con Max Verstappen, e ripartenza dalla 20esima posizione. Il monegasco al traguardo è sesto, dopo una bella rimonta. In seguito Leclerc è stato retrocesso settimo: penalizzato di 15 secondi (due penalità di tempo: 5 secondi di penalizzazione e 2 punti sulla Superlicenza per il contatto con Max Verstappen in curva 1 nel primo giro, e altri 10 secondi per aver completato un giro in condizioni critiche con l'ala danneggiata dopo l'incidente. Inoltre la Ferrari è stata multata di 25.000 dollari).

Mia zia parte meglio di Vettel e Leclerc - di Leo Turrini

LE PAGELLE DI LEO TURRINI

10 TOTO WOLFF. Si fa fatica a considerarlo simpatico, ma sotto la sua guida Mercedes ha vinto 6 mondiali costruttori consecutivi.

9 BOTTAS. La rivolta di Spartaco. Al via sembra un missile e costruisce con merito una vittoria di grande prestigio per un gregario.

8 SAINZ. Gara molto solida dello spagnolo: piano piano sta riportando in alto la McLaren.

7 VETTEL. Senza l’errore allo Start era da 10. Fantastico in qualifica, commovente la resistenza finale su Hamilton. Però quell’errore...

7 RICCIARDO. Ogni tanto la Renault permette all’oriundo australiano prestazioni all’altezza del suo talento. Che resta cristallino.

6 HAMILTON. La squadra stavolta non lo favorisce nel duello strategico con Bottas e lui non la prende benissimo.

6 ALBON. Questo thailandese certamente non è all’altezza di Verstappen ma alla fine della fiera il miglior risultato con motore Honda lo ottiene lui.

6 GIOVINAZZI. L’unico italiano in pista si difende come può ma il guaio è che l’Alfa Romeo ha smesso di essere competitiva.

5 LECLERC. Non è in modalità Fenomeno. Perde il duello pole con Vettel e poi sbaglia in partenza con Verstappen. Poi tanti bei sorpassi...

NG. VERSTAPPEN. Più vittima che colpevole nel contatto al via con Leclerc. Praticamente esce subito di scena.