Giovedì 25 Aprile 2024

Formula caos: "La Ferrari meritava la vittoria"

Leclerc secondo, la delusione di Binotto per la penalizzazione soft che non ha tolto il successo a Perez: eppure il regolamento parla chiaro

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di Leo Turrini

La Ferrari non vince nemmeno a tavolino. Eppure sarebbe stato giusto, regolamento alla mano. Ma i commissari di gara di Singapore hanno creduto alle spiegazioni fornite dal messicano Perez e dunque lo hanno punito sì, ma con una penalizzazione di appena cinque secondi. Il tutto suona vagamente beffardo, se si pensa che sul traguardo di Singapore Carletto Leclerc ha accusato un ritardo di appena sette secondi nei confronti del secondo pilota della Red Bull.

La protesta. "Non condividiamo la decisione della giuria – ha commentato Mattia Binotto – Meritavamo la vittoria. Siamo delusi, anche se abbiamo portato due macchine sul podio".

La regola. In sé è molto chiara. In regime di safety car, il pilota che guida il gruppo non può lasciarsi…staccare dalla macchina di sicurezza.

In particolare, il leader della corsa non può lasciare uno spazio superiore alle dieci monoposto tra la sua auto e la safety.

Le immagini dimostrano in modo inequivocabile che il messicano ha scelto di restare lontano dalla safety car, ovviamente allo scopo di poter scaldare meglio le gomme al momento della ripartenza.

La storia aveva comunque avuto una incidenza anche durante la gara. Ad esempio, il muretto Ferrari aveva informato Leclerc via radio del fatto che Perez era a rischio penalità. Ma la direzione di corsa aveva segnalato l’ipotesi ai team interessati con colpevole ritardo, tanto che Carletto aveva già “stressato” le gomme nel vano tentativo di sorpassare il messicano della Red Bull.

La difesa. Originale era stato il commento di Perez appena tagliato il traguardo: "Mi hanno avvisato gli ingegneri che c’era un problema ma francamente non sono riuscito a comprendere il motivo della investigazione. Credo di essermi comportato nel rispetto delle regole".

Sarà.

Il ritardo. A prescindere dalla sostanza del verdetto, ancora una volta è emersa, come già a Monza, la inadeguatezza delle procedure adottate dalla federazione internazionale.

Come mai ci è voluto tanto tempo per appurare i fatti? In Formula Uno le immagini video sono utilizzate dalla giuria da oltre trent’anni. In un certo senso, è stato il circo a quattro ruote ad introdurre la Var!

Eppure, qualcosa continua a non funzionare. A Singapore i filmati erano immediatamente a disposizione dei commissari. Se avessero valutato e deciso subito, come era ampiamente possibile, forse avremmo persino visto un Gran Premio diverso.