
di Leo Turrini
La Formula Uno ha un problema. Paradossalmente, non è il dominio incontrastato di Verstappen, padrone assoluto del mondiale dopo appena tre gare.
No. Il riferimento è alla inadeguatezza, reiterata, della federazione internazionale. In Arabia Saudita c’era stata la farsa del podio prima revocato e poi restituito a Fernando Alonso. Ieri in Australia i giudici si sono addirittura superati. È stato assurdo interrompere la gara dopo l’incidente di Albon, quando sarebbe bastata una safety Car. E ancora più incomprensibile è stata la decisione di imporre una nuova partenza, la terza della giornata!, quando restavano da percorrere appena 2 giri.
La sconcertante applicazione di un regolamento evidentemente scritto male ha avuto tre vittime. I due piloti della Renault, Gasly e Ocon, che sono stati brutalmente eliminati da una gara che, soprattutto il primo, avevano disputato da protagonisti. E poi Carlos Sainz.
Sicuramente colpevole di una manovra azzardata ai danni del connazionale Alonso, il Ferrarista è stato però punito con una sanzione da cinque secondi, da scontare dietro la safety Car nel ridicolo giro di chiusura. Impossibilitato a spingere il ritmo, lo spagnolo è così precipitato dal quarto al 12º posto. Una sanzione totalmente sproporzionata a quella che era la sua colpa. In buona sostanza, un’ingiustizia plateale, accompagnata addirittura dalla beffa. A Carlos sono stati tolti: sulla patente di guida dei piloti di Formula 1.
La reazione. Sainz l’ha presa malissimo. "Se parlassi liberamente direi cose molto pesanti. Sono stato punito in maniera troppo severa e nemmeno è stata ascoltata la mia versione dei fatti. Così ho raccolto zero punti in una gara che era stata invece positiva. Ora dovrò trasformare la frustrazione in uno stimolo in più".
Vasseur. Di fronte allo zero in classifica, il capo francese del reparto corse ha cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno.
"Il risultato di oggi, che non ci vede marcare punti, non riflette i progressi che abbiamo fatto come squadra. C’è stato un passo avanti in termini di performance pura e, ancora più importante, abbiamo avuto un passo gara solido e costante con le diverse tipologie di gomma, incluse le Hard. Solo la qualifica di sabato non ha mostrato il nostro vero potenziale.
Ovviamente la prima reazione non può che essere di frustrazione, con Charles che è stato molto sfortunato ad essere coinvolto in un incidente di gara subito dopo la partenza. Con Carlos avevamo fatto la scelta strategica azzeccata di fermarlo per il pit stop approfittando della Safety Car, ma dopo la bandiera rossa è dovuto ripartire dall’undicesima posizione, dalla quale ha rimontato molto bene. La penalità nel finale ha avuto effetti devastanti sul suo risultato finale, ma nonostante questo torniamo a Maranello consapevoli che stiamo andando nella giusta direzione".